Una vera e propria mobilitazione di popolo, quella degli allevatori preoccupati per fenomeni in crescita e apparentemente senza freno. A Serra di Serra Riccò si sono ritrovati a decine per riflettere sui metodi utili a contrastare le predazioni del lupo dopo le aggressioni mortali a pecore e capre rimediate da più aziende agricole d’alta Valpolcevera e Vallescrivia. Secondo il cacciatore e presidente del consiglio regionale Francesco Bruzzone la sveglia deve suonare anche per la politica: “Vanno riviste le leggi, la fauna è cambiata”. Chi fa il dottore forestale contrasta i dubbi degli allevatori sull’efficacia di recinzioni elettrificate e utilizzo di cani maremmani per allevamenti allo stato brado: “Sul Beigua questi esperimenti stanno dando risultati positivi” afferma Roberto Sobrero.
E riguardo il lupo ha la sua visione: “E’ l’intero mercato della carne che non sta più in piedi”. Ma paure, ansie e non risposte restano sul tavolo.
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