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Federici rassicura: “I bimbi dell’Umbertino andranno a stare meglio”
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La materna di Via Firenze non deve diventare un ostello”. A lanciare lo slogan, con tam tam sui social network, sono state soprattutto le mamme preoccupate, e, insieme a loro, i docenti della scuola di Via Firenze, nel quartiere Umbertino della Spezia. Le voci nelle ultime settimane si erano intensificate. Il caso della materna destinata ad essere trasformata in una struttura ricettiva è anche approdata nelle commissioni del Comune.

Il sindaco Massimo Federici ha così deciso di uscire allo scoperto, anche per stoppare voci e preoccupazioni: “Ancora non è pronto il progetto, ma ci è sembrato giusto far sapere quali sono le nostre idee” ha detto aprendo una conferenza stampa convocata per chiarire il progetto dell’ostello di Via Firenze.

In pratica l’immobile è destinato a diventare quello che il primo cittadino ha definito “un centro per il turismo sostenibile, una struttura dove si fa educazione, promozione e formazione, ma anche accoglienza”, in un contesto legato alla valorizzazione dei sentieri di tutto il comprensorio: dalle Cinque Terre fino alla Garfagnana.

E’ un qualcosa a metà tra la foresteria e l’ostello – ha detto Federici – a 50 metri dalla stazione ferroviaria, che può far crescere anche una zona problematica come il quartiere Umbertino”.

Quanto alla protesta delle mamme, Federici replica così: “L’immobile è parzialmente occupato dalla materna, un piano su tre, per il resto va ristrutturato. La scuola materna sarà ricollocata a poche decine di metri dove oggi è ubicata anche la scuola elementare. Tranquillizziamo tutti, garantiremo la massima qualità della scuola. Dovremo anche trasferire l’istituto riservato all’insegnamento per gli adulti della scuola di Via Napoli, stiamo valutando diverse soluzioni, ne parleremo con i soggetti interessati”.

L’assessore Francesca Angelicchio aggiunge: “Il progetto è ambizioso: dobbiamo creare una porta dei parchi, un elemento propulsore per tutta l’area vasta che circonda La Spezia: prevediamo dai 50 agli 80 posti letto. Valuteremo. Sulla gestione ci sono varie ipotesi, una è quella del coinvolgimento del Parco delle 5 Terre. Comunque deve essere garantito un centro di promozione territoriale all’interno della struttura”.