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Nel secondo tempo i blucerchiati soffrono
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La Sampdoria conquista il secondo punto in trasferta della stagione pareggiando a Verona contro il Chievo 1-1. Per l'ennesima volta, però, si tratta di una versione double face dei blucerchiati, attenti e incisivi per mezz'ora e poi un po' spaesati e impauriti.

Zenga lascia in panchina Soriano e sceglie Ivan ma all'8' è il solito Eder, ben servito da Carbonero a infilare la porta di Bizzarri per il vantaggio della Sampdoria.

I blucerchiati, piano piano, arretrano e il Chievo prende campo con Meggiorini e con Inglese che si rivelerà letale al 34' quando la Sampdoria incassa un gol incredibile: l'azione parte dopo un calcio d'angolo blucerchiato, è veloce, sulla fascia, il pallone va in mezzo, Barreto, in recupero non ci arriva e l'attaccante clivense fa secco Viviano.

Nell'intervallo Zenga inserisce Palombo per Ivan ma la squadra arretra troppo. All'11' viene espulso Maran che protesta per un fallo non concesso a Meggiorini poi la Samp comincia a ballare: prima di testa Cacciatore poi Paloschi, sempre di testa, sfiorano il palo. In mezzo si accende Muriel che salta tre uomini ma viene stoppato da Bizzarri mentre, al 36' si vede anche Barreto con uno shoot che finisce a lato non di molto.

Entra anche Cassano ma al 90' è Viviano, che prima ha fatto saltare le coronarie dei tifosi blucerchiati con un disimpegno di tacco, a salvare su Paloschi liberato da un liscio di Zukanovic.

Il bicchiere mezzo pieno per la Sampdoria è che erano due mesi che i blucerchiati non conquistavano punti lontano dal Ferraris. Quello mezzo vuoto è che la famosa personalità necessaria per ottenere risultati importanti anche in trasferta è ancora di là da venire.