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Ancora tensioni per le poltrone nel partito democratico
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Alessio ti chiedo di sostenermi, come ho fatto io con te”. Clarke Ruggeri, 24enne del PD sarzanese ha chiesto apertamente il sostegno del sindaco Cavarra nella corsa alla segreteria comunale del partito.


Non hai ottenuto risultati, ti manca l’umiltà. Devi saper aspettare” è stata la risposta del primo cittadino, in vista della riunione dell’unione comunale che deciderà, venerdì prossimo, chi guiderà il PD sarzanese. In corsa c’è anche Giovanni Vasoli, ex DC, ex IDV, ex assessore della giunta Caleo, da luglio iscritto al partito democratico.


Ed è proprio questo uno dei punti chiave della nuova telenovela interna al PD: nella roccaforte rossa, nella Sarzana dove la sinistra ha sempre dominato la scena politica, dove gli uomini del PCI, poi DS, PDS e infine PD hanno sempre avuto un peso notevole anche a livello regionale e nazionale, oggi si sceglie un segretario iscritto da pochi mesi al partito, per di più proveniente dalla Democrazia Cristiana.


Una scelta che ha fatto storcere il naso a molti, più per il metodo utilizzato che per il nome in sé. Così il rampante Clarke ha provato a ribaltare il tavolo buttandosi nella mischia in prima persona, da responsabile del circolo del centro storico e, fino a poco tempo fa, anche dell’organizzazione del partito.


La risposta di Cavarra, che insieme al consigliere regionale Juri Michelucci di fatto controlla il gruppo dirigente del PD sarzanese, è stata lapidaria: “Poca gente agli incontri nei circoli organizzati da Clarke, scarsi risultati nell’organizzazione, Ruggeri non è all’altezza”.


Il diretto interessato va avanti, sa che sarà difficile trovare i voti nell’unione comunale di venerdì: “Più che una sfida è un’altra visione di candidatura: il Pd ha bisogno di merito e di capacità. Rispetto Vasoli, come persona, ma provo a dare un contributo diverso. Io ho sempre lavorato per il partito dal 2012, al fianco di Cavarra, la sfida è sempre stata quella del rinnovamento. Quello che ha detto di me? Devo essere sincero. Gli iscritti mi hanno chiamato, mi dicono che ho fatto un buon lavoro, ho portato avanti eventi e organizzazione, non è una battaglia di egoismo e scalata verso l’alto. Voglio portare avanti valori di ideali e rinnovamento. Sarà difficile, ma porto avanti questa battaglia”.