"Non ce l'avevo, con lui, e non avevo fatto caso che fosse down. Mi dispiace e gli chiedo scusa, ma dovevo scendere alla fermata e lui si era piazzato davanti alla porta, così l'ho spinto...". Sono le prime parole dell'uomo, un romeno di 45 anni, indagato per l'aggressione al ventiseienne down avvenuta su un bus della linea 20."Non è vero che gli ho dato un pugno e l'ho offeso per tutto il viaggio", aggiunge. L'uomo, denunciato per lesioni personali aggravate dai futili motivi, è stato identificato dai carabinieri della stazione e della compagnia di Sampierdarena. Determinanti le testimonianze di tre viaggiatori e l'autista del bus che avevano fornito una descrizione dettagliata molto attendibile dell'uomo. Un identikit, osservano i carabinieri, determinante: i testimoni hanno descritto gli abiti e la borsa che l'uomo, alto uno e 90 e robusto, teneva a tracolla.
La prima volta i militari hanno incrociato il romeno tre giorni fa in via Cornigliano e si sono limitati ad identificarlo fingendo un normale controllo di documenti. In realtà hanno approfondito le indagini e trovato le prove per incastrarlo: rinvenendo i capi di abbigliamento e la borsa che teneva a tracolla il 5 ottobre. Da lì è partita la denuncia. L'uomo ha un passato in chiaroscuro: aggressioni, maltrattamenti all'ex compagna e furti, ma anche lavori da magazziniere e operaio.
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