
Chi non raggiungerà l’obiettivo a breve termine pagherà ai comuni virtuosi 25 euro a tonnellata per colmare il differenziale. Se il ddl fosse approvato, gran parte della Liguria comincerà a tremare: al momento sono solo 16 su 235 i Comuni già in linea con il 50%.
Sul tavolo c’è anche la questione degli impianti per la gestione dell’umido. “L’obiettivo è avere nel 2020 una grossa quota di differenziata e un buon sistema di smaltimento dei rifiuti organici – spiega Giampedrone – l’emergenza è soprattutto a Genova. Scarpino è stata croce e delizia, ha impedito di progredire. Se riaprisse, i genovesi pagherebbero meno tasse. Ma non sarebbe la soluzione”. Temi che la Regione affronterà nei prossimi mesi, quando andrà a modificare il Piano Rifiuti in modo da inserire tutti gli aspetti strategici a lungo termine.
IL COMMENTO
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