cronaca

"Davanti ai familiari delle vittime ci vorrebbe più rispetto"
1 minuto e 27 secondi di lettura
Il giorno dopo le parole di ieri al processo per l'alluvione 2011 dell'ex Sindaco di Genova Marta Vincenzi, parla a Primocanale, Marco Costa, papà di Serena, una delle vittime di quella tragedia. E sono parole pesanti come macigni:

"Le sue parole non sono credibili, è sconcertante. Davanti ai familiari delle vittime ci vorrebbe un minimo di rispetto in più, fare un discorso coerente e logico. I non ricordo, invece, non hanno una gran logicità. Andrebbero analizzate con chiarezza le responsabilità sue e di altri".

Costa aggiunge: "Io attendo, c'è un processo che deve analizzare le responsabilità. E' vero, comunque, che si è delineata una situazione per cui ci sono chiare responsabilità, c'erano persone addette all'incolumità pubblica che non sapevano cosa fare, o almeno in modo colposo non hanno previsto quello che dovevano fare."

Sull'esito del processo il papà di Serena Costa è prudente: "Quello che succederà non lo sa nessuno. Spero di ottenere un minimo di giustizia per trovare un pò di tranquillità".

Genova è una città che, da allora, convive spesso con allerte e situazioni di paura. Costa sottolinea: "Già all'epoca avevo parlato con l'amministrazione comunale per cercare di risolvere alcuni problemi evidenti, palesi. Il Fereggiano era una bomba innescata, il Bisagno è un'emergenza nazionale. Ma a parte qualche piccola vittoria come la chiusura delle scuole in allerta 2, ad oggi, non c'è quell'informazione per la popolazione che dovrebbe esserci dopo un evento del genere, l'abc della protezione civile. Il Sindaco dovrebbe usare la tv in modo più intelligente, informare sui pericoli".