Imu e Tasi, scatta il tasse day: scadono domani i termini per pagare gli acconti delle tasse sui servizi e sulle seconde case. A livello nazionale le famiglie italiane sono chiamate a pagare quasi 12 miliardi per i soli acconti, di cui 9,7 per l’Imu e 2,3 per la Tasi, in una vera e propria giungla di aliquote e detrazioni. Il costo medio per la Tasi, a livello nazionale, sarà di 180 euro, di cui 90 da pagare il 16 giugno, ma si sale a 230 euro medi nelle città capoluogo, con punte di 403. Genova è tra le città più care ‘Italia, con 345 euro da pagare tra il 16 giugno (con 173 euro di acconto, in media) e il 16 dicembre, data ultima per il conguaglio. La Tasi non colpisce solo le abitazioni, ma va pagata anche su capannoni, laboratori e immobili produttivi. Nel capoluogo ligure l’aliquota è del 3,3 per mille, così come a Imperia e alla Spezia. Va meglio a Savona, dove l’aliquota si ferma al 2 per mille.
Non solo tasi: se l’Imu sulla prima casa è ormai un ricordo, in realtà sono 70mila le abitazioni di pregio chiamate a pagare la tassa anche in caso di abitazione principale. Si paga l’Imu anche sulle case in affitto, anche se non si possiedono altri immobili, e sui terreni agricoli. Sono esenti solo quelli nei comuni classificati come totalmente montani. Per i terreni di collina sono previste esenzioni solo a favore dei proprietari che hanno la qualifica di coltivatori diretti o imprenditori agricoli. Negli altri casi invece valgono le regole già previste in passato.
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