politica

Leader M5s intervistato nei nostri studi
8 minuti e 30 secondi di lettura
E’ un Beppe Grillo a ruota libera quello che interviene a Primocanale. Botta e risposta con il direttore Luigi Leone, ma anche domande dalla redazione. L’intervista inizia ancora prima di sedersi.

VAI ALL'INTERVISTA ESCLUSIVA

Grillo entra nella Newsroom Live, guarda il porto di Genova e parte dai ricordi: “Sono nato e cresciuto in porto. L’impresa di mio padre si occupava di demolizioni navali. Ho fatto il tornitore, il saldatore, il ragioniere: dovevo farmi pagare dai portuali. Funzionava tutto. Tutto sembrava legale. E’ quando ha smesso di funzionare il porto che ci siamo accorti dell’illegalità che lo circondava. E’ il senso dell’economia di oggi. Smette di funzionare l’economia e ti rendi conto che ci sono cose che non funzionano. E’ come per le grandi opere: cose che non servono, inutili. Siamo in un mondo capovolto”.

LE ELEZIONI REGIONALI - Insieme a Beppe Grillo c’è Alice Salvatore, candidata presidente della Regione. “Come si fa a non votarti? – dice rivolto alla candidata 5 Stelle - Lo so io: si è collusi col sistema. Sui manifesti già dalla faccia la gente dovrebbe rendersi conto. Hanno tolto i simboli dei partiti perché si vergognano. Il Pd sta scomparendo. Il consiglio regionale chiude con trenta consiglieri inquisiti su quaranta. Pensavo anche peggio. Capisco che sono indagati, non sono colpevoli. Sono sereni. Sono tutti sereni. Vedo la Paita, questa signora che non conosco e che sicuramente sarà assolta e che non avrà nessuna responsabilità. Anch’io sono sereno. Alice, tu vincerai. Anche se ti diranno che sei giovane. Dicono: “Chi ‘a cunusce questa chie?”. Le procure non la conoscono. Inesperta? Guardate quelli del Movimento 5 stelle dopo 2 anni di Parlamento. Non è possibile che tu non vinca. Se tu perderai e la gente voterà quelli che ho visto sui manifesti vuol dire che la il Paese è finito. Avete una grande opportunità adesso, quella di votare una cosa differente. Metteteli alla prova. Se non governano vanno a casa. Non si possono riconfermare ancora gli stessi, sono 30 anni che prendono stipendi pubblici”.

ELEZIONI 2013 E STREAMING CON BERSANI - “I genovesi li conosco. Ancora oggi mi gridano in genovese. Nessuno parla più genovese, voi fate una trasmissione in genovese straordinaria. La gente mi dice “Dovevi fare società col Pd”. Pensa se avessi fatto società col Pd, eravamo rovinati. Bersani? Non ha chiesto una collaborazione, di governare insieme. Ha chiesto 12 o 13 senatori nostri per fare il numero e far governare il centrosinistra.  Neanche ci hanno riconosciuto come movimento”. C’è il rischio di una forte astensione? “Ma certo. Io non ho mai votato. Non c’era un’alternativa come il movimento. Il movimento è nato su grandi temi che partivano dai miei spettacoli: sanità, acqua pubblica. Vi ricordate quando ho provato a iscrivermi al Pd? Mandare via i pregiudicati dal parlamento era così scandaloso? Due legislature al massimo. Queste cose non sono di sinistra?”. Però quelli che non condividono li cacciate. Io non ho mai cacciato nessuno. C’è gente che non ha accettato le due legislature, c’è gente che ha fatto fatica a rinunciare a parecchi soldi. Li capisco. C’è bisogno, c’è grande fame, in tutti i sensi. Li capisco. Ora noi abbiamo 1500 consiglieri, 17 parlamentari europei, 130 parlamentari a Roma. Io controllo, faccio il garante. E’ successo che uno dei nostri risultasse indagato. Lo abbiamo fatto autosospendere”.

INFRASTRUTTURE - “La Gronda? Sono 44 chilometri di galleria, il traforo del Bianco ne ha 11. Le infrastrutture sono cemento e calcestruzzo. Non servono altre grandi opere, serve logistica, digitalizzazione. Non serve spostarsi per andare al lavoro, è il lavoro che deve venire da te. Tu dici: sono in coda. Non è vero, sei tu in coda”, dice Grillo. Secco “no” anche al Terzo Valico. E sui porti dice: “La metà dei container viaggia vuota. Se tutti vivono di export, chi importa? La verità è che le previsioni dei flussi di traffico sono senza senso”.

GRILLO E L’INFORMAZIONE
- “Noi vogliamo togliere i partiti dalla Rai. Il servizio pubblico è quello di senso critico, non dare un’informazione di parte. Io oggi non ne vedo. Quando ci sono cose sul territorio voi – dice riferendosi a Primocanale - siete i primi a esserci. Ma il senso critico non lo vedo, fate parte di un’informazione che avrà grossi problemi. Oggi si fruisce dell’informazione e si partecipa a diffondere l’informazione in maniera diversa di come facevo io. Non esiste al mondo una Confindustria che abbia una radio e un giornale. Quando prendo un’informazione da lì so che dietro c’è la Confindustria. Io devo sapere chi mi dà l’informazione. Sui giornali dovrebbe esserci il nome del proprietario”.

LA LIGURIA E IL TURISMO - “I turisti? Qui danno fastidio. Vai in Emilia, in Veneto, le cose sono diverse. Altrove hanno un senso dell’accoglienza. E’ il nostro carattere che bisogna modificare. Fare l’albergatore non è più sederti lì e aspettare. Oggi devi fare i pacchetti, mettere insieme il trekking, la natura. Sopra Sant’Ilario ci sono le passeggiate abbandonate, chi abita lassù fa di tutto per tenere le cose in ordine, gli fanno la guerra. La Regione non ha mai fatto promozione del territorio”. “Bisogna interessare le persone sulla località”, aggiunge Alice Salvatore.

IL REDDITO DI CITTADINANZA - Oggi il Pd parla di reddito di inclusione quando voi da anni parlate di reddito di cittadinanza. Ci sono dei punti in comune? “Il reddito di cittadinanza non è un’elemosina che fai a chi perde il lavoro. Serve a reinserire le persone che altrimenti verrebbero espulse. Come si copre? Un disoccupato costa già 10mila euro all’anno. Perché devono esserci 10 milioni di poveri in Italia? Il 9 maggio facciamo una marcia per il reddito di cittadinanza. C’è già in tutta Europa, non inventiamo niente. Ma i sindacati non vogliono: toglieresti il sistema della cassa integrazione. Se un’azienda va male va chiusa, ma non metti alla fame la gente che ci lavora. I soldi si trovano tagliando le spese militari, gli interessi passivi alle banche, mettendo le royalties agli idrocarburi, vitalizi, auto blu”.

BLITZ NEI PARCHI DI NERVI - “Il problema è che i cittadini devono fare la loro parte per mantenere il bene comune, non puoi aspettare che faccia tutto lo Stato. Io organizzavo dei blitz notturni nei parchi, insieme a dei pensionati: artigiani, imbianchini e altri. Entravamo di notte e riparavamo le panchine. Se arrivava un vigile ci nascondevamo. La Marinella sta marcendo perché fanno le aste che vanno tutte a vuoto, lo Stato pretende 60mila euro all’anno di affitto. Dallo gratuito, poi quando sarà avviato chiederai i soldi. Ci sono centinaia di strutture in queste condizioni”.

RIFIUTI ZERO E L’EMERGENZA LIGURIA - “San Francisco fa la differenziata e arriva al 90%. Rifiuti zero significa modificare la filiera a monte. Si può produrre in altro modo? Non possiamo più permetterci le cose monouso. I rifiuti di un’azienda devono essere la materia prima di altre aziende. La gente deve essere stimolata. Come fai? Li fai risparmiare. Dal riciclaggio può nascere l’indotto, puoi dare lavoro a nuove filiere lavorative”, dice Grillo.

SANITA’ IN LIGURIA - Come la vede la sanità ligure? Come secondo lei si potrebbero evitare le fughe verso le altre regioni? “Secondo me bisogna fare una distinzione. C’è la sanità e la salute. Cosa interessa a noi? Stare bene o essere curati? La salute dipendente dal tuo stato sociale e dalle tue conoscenze. Quando noi tagliamo il welfare la gente si ammala di più. La domanda di sanità è illimitata. Metà delle analisi che si fanno non servono. L’informazione è sbagliata. Se ti dico che hai il 50% di probabilità in più di avere un infarto se hai il colesterolo alto ti vai a curare. Poi vai a vedere le cifre assolute, e parliamo di 2 cittadini su 100. L’informazione va data correttamente”-

GRILLO E L’IMMIGRAZIONE - “Questa gente ha il problema di vivere o morire. Tu questo problema non ce l’hai. Io sono per accogliere i profughi a livello europeo. Facciamo degli uffici laggiù, si decide chi deve venire in Europa e lo si fa venire con voli di linea. Ci spetterà una quota del 5%? Li prenderemo e li faremo stare bene. Però i clandestini devono essere rimandati a casa”, dice Grillo. I quaranta euro a immigrato? “E’ una balla della Lega Nord. Dicono “40 euro”, poi vai a vedere e sono soldi che si intasca chi dà le stanze e magari li fa pure lavorare in cambio di pochi spiccioli".

GRILLO E RENZI - Ma Grillo riconosce a Renzi almeno la capacità di innovare il panorama politico, di avere portato una novità come quella dei Cinque Stelle? “Renzi? Io non sono manovrato. Noi siamo falliti nel 2011. Siccome i nostri debiti erano in mano alle banche non potevano farci fallire. Prima mandano Monti, poi Letta poi questo qua. Il debito in mano alle banche straniere si è ridotto al 30%. Quando avranno finito, saremo come la Grecia. Noi abbiamo un debito che continua ad aumentare. Abbiamo un interesse sul debito che ci mangia qualsiasi attività. Siamo a 100 miliardi all’anno che si mangiano qualsiasi tesoretto”.

IL NUOVO SPETTACOLO - Il prossimo spettacolo? "Non sarà sui politici, ma sul futuro”. E in chiusura di intervista Beppe Grillo cita Paul Valéry: “Il guaio del nostro tempo è che il futuro non è più quello di una volta”.