
"Dobbiamo cogliere quell’esempio per ravvivare la nostra fede, per non essere cristiani timidi o paurosi. Vogliamo essere vicini a quei fratelli e sorelle con la solidarietà e la preghiera, ma anche con il necessario aiuto concreto. Speriamo che la comunità internazionale sia presente e vicina con maggiore incisività attraverso le vie diplomatiche", aggiunge Bagnasco.
Dal presidente della Conferenza episcopale italiana anche gli auguri di Pasqua: "L’augurio per i credenti cristiani di incontrare Gesù nella preghiera. Ai non credenti o ai diversamente credenti auguro di far rinascere la forza dei legami, a cominciare dalle famiglie e fino ai luoghi di lavoro".
"La cultura di un legame virtuoso è da recuperare - prosegue il cardinale - Nella nostra società tutto ciò che sa di legame sembra un attentato alla nostra liberta, mentre invece è condizione della nostra libertà. Solo all’interno di legami positivi siamo davvero noi stessi e possiamo gustare la vera gioia, altrimenti siamo soli".
IL COMMENTO
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