E' stato indetto ufficialmente lo sciopero per la giornata di martedì 10 marzo di tutto il trasporto pubblico regionale. Ospite a Primocanale, Mauro Nolaschi, del sindacato di Faisa-Cisal, ha spiegato le ragioni della decisione."I motivi sono da addebitare essenzialmente ai comportamenti fuori luogo da parte della Regione, degli enti, Province e Comuni, proprietari delle aziende, e da ultimo delle aziende stesse", spiega Nolaschi. "Con grande determinazione abbiamo cercato di trovare una soluzione a livello sindacale per riportare i conti delle aziende a una situazione accettabile, di leggero sbilancio o di pareggio. A questo si è aggiunto un piccolo fondo che la Regione ha messo a disposizione per creare una sorta di pre-pensionamento, e la ringraziamo mille volte per questo".
"Questa situazione dev'essere però corroborata da accordi sindacali: innanzitutto è necessario un accordo-quadro tra la Regione, i sindacati e le aziende che possa dettare le linee guida che poi le aziende devono seguire. Successivamente ci dovrebbero essere accordi sindacali con le aziende per capire come è possibile esodare il personale. Questa procedura dovrebbe valere per tutti i dipendenti delle aziende, e non solo, come vorrebbero le aziende e gli enti, sul personale indiretto, cioè quello che non è alla guida dei mezzi."
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