Due viaggiatori, un professionista cinquantenne (Severgnini) e un'attrice ventottenne (Rizi), si incontrano per caso nell'aeroporto di Lisbona, dove restano bloccati tutta una notte in seguito alla cancellazione dei voli.Non si conoscono. L'aeroporto è deserto. All’inizio si studiano, forse diffidano l'uno dell’altra. Entrambi a un bivio della loro vita, devono prendere decisioni fondamentali sul futuro. Lui è sarcastico e paternalista, a tratti pedante. Lei ingenua, esasperata, stanca dell'Italia e dell'Europa che s'appresta a lasciare per trasferirsi in Brasile. Lui spiega, lei ascolta. Lei chiede, lui risponde. Lui consiglia, lei sbuffa.
Poi l’intimità forzata cambia i rapporti. Lentamente i due viaggiatori notturni capiscono di potersi aiutare a vicenda. Cominciano ad ascoltare, non solo a parlare. Ragionano di talento e tenacia, tempismo e tenerezza, paternità e incoraggiamento. Discutono di libri, film e canzoni, ricordando i personaggi, le parole e le storie, e cosa hanno significato per loro. Scoprono che aver paura - nella vita privata, nel lavoro - è inevitabile. Riflettono su brevità e precisione, qualità indispensabili in questi tempi affollati, e dell’importanza di trovare guide e punti di riferimento.
Il tempo scorre, la notte passa. Finché arriva l'alba, l'aeroporto riapre. È il momento di partire: ognuno per la propria destinazione, forse diversa da quella che aveva immaginato. Una notte cambia molte cose, a tutte le età.
C'è una terza persona sul palcoscenico, un'altra viaggiatrice bloccata in aeroporto: Elisabetta Spada, in arte Kiss & Drive. La giovane donna, attenta e silenziosa, riempirà l'attesa con la sua chitarra e le sue canzoni. Una punteggiatura musicale al sorprendente racconto che si svolge davanti ai suoi occhi, e a quelli del pubblico.
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