Cronaca

1 minuto e 17 secondi di lettura

Centinaia di mezzi sono fermi ai varchi portuali del Vte, a Voltri, nel ponente di Genova, e di
San Benigno, in occasione della protesta, per il momento solo genovese, delle aziende di trasporto aderenti a Fai-Conftrasporto e Confartigianato contro tariffe di trasporto troppo basse. "Oggi il trasporto su gomma viene pagato 0,90-1 euro a chilometro - ha detto il segretario Fai-Conftrasporto Liguria, Matteo Bruzzone, stamani al varco del Vte dove erano fermi in
prima mattinata già 500 mezzi - I costi reali di gestione di un camion sono invece di 1 euro e 45 centesimi a chilometro. Quindi chiediamo un tavolo con i committenti (spedizionieri,
agenti marittimi e armatori) per un aumento almeno del 25 per cento". Bruzzone ha sottolineato che "i lavoratori hanno aderito spontaneamente" perché "qui a Genova, dove l'80 per cento del
trasporto riguarda container, la situazione è molto più drammatica che altrove". "Al di là delle motivazioni che hanno spinto le associazioni non firmatarie del protocollo d'intesa con il governo - si legge inoltre in una nota - la categoria a Genova, esasperata dalle condizioni economiche venutesi a determinare, ha deciso di astenersi dai servizi fino a che i committenti non assumeranno atteggiamenti più responsabili per la copertura dei costi di gestione e della sicurezza". Sabato le stesse organizzazioni sindacali nazionali, riunite nel coordinamento unitario Cuna, avevano deciso la sospensione del fermo dell'autotrasporto merci proclamato dal 12 al 16 febbraio, nonostante non avessero sottoscritto l'accordo proposto dal ministro Bianchi e firmato da altre organizzazioni come la Fita-CNA.