economia

Per vendere le attività Ict, Automazione postale e security
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Ci sono negoziati avviati tra Finmeccanica e il gruppo Engineering per la cessione di alcuni rami d’azienda della genovese Selex Es. In particolare, il gruppo di Piazza Monte Grappa guidato da Mauro Moretti, vorrebbe dismettere – e non ne fa alcun mistero, come ribadito nel corso di una recente audizione in Parlamento – tutta l’attività civile “non core”. Nello specifico si tratta dell’intero segmento dellì’Information communication technology, dell’automazione postale e della cosiddetta security non cyber.
 
Per Genova, dove Selex Es ha uno dei suoi presidi più importanti, sarebbe una svolta ricca di incognite, almeno per il momento, con il rischio di mettere in discussione decine e decine di posti di lavoro oltre al futuro di attività che hanno segnato (soprattutto sotto le insegne della Elsag) anche la storia industriale della città.

Già in passato il nome di Engineering era stato accostato a quello della Selex, ma ora – secondo alcuni fonti - sembra proprio che il discorso si stia facendo più stringente. La società presieduta da Michele Cinaglia e guidata dall’amministratore delegato Paolo Pandozy è quotata al segmento Star della Borsa di Milano e ha chiuso il 2013 con un valore della produzione pari a oltre 822 milioni, con un ebidta del 12,5% a 100,8 milioni e una posizione finanziaria netta positiva per 39 milioni.

Questi dati sono desunti dal sito stesso del gruppo, dove si può anche leggere un profilo aziendale che parla di “circa 7.300 specialisti IT, 40 sedi distribuite in Italia, Serbia, Sud America (Brasile e Argentina) e Stati Uniti”. Sempre sul sito, si legge che “Engineering ha una presenza consolidata su tutti i mercati verticali e opera attraverso 4 business unit - Pubblica Amministrazione e Sanità, Telco & Utilities, Industria e Servizi, Finanza - supportate da centri di competenza trasversali rispetto alle business unit e dalla Direzione Ricerca & Innovazione che, con circa 250 risorse, ha il doppio ruolo di promuovere la ricerca sul software a livello internazionale e trasferire l’innovazione al ciclo produttivo delle strutture di business”.

Questa come qualsiasi altra trattativa, però, incontra la dura contrarietà delle organizzazioni sindacali, con Fim-Fiom e Uilm che hanno ritrovato sul caso Selex Es totale convergenza di vedute e minacciano fuoco e fiamme contro qualsiasi ipotesi di dismissione e di spezzatino dell’azienda.

Il punto, però, è che la linea portata avanti dal numero uno di Finmeccanica Moretti avrebbe al momento il pieno appoggio del premier Matteo Renzi. Il quale, tuttavia, negli ultimi giorni avrebbe drizzato le antenne sulle polemiche che stanno circondando il gruppo aerospazio & difesa. Più attenzione non è detto che significhi uno stop a Moretti, ma certo con l’intera vicenda il governo sarà prima o poi chiamato a fare i conti.