Mihajlovic: "Io all'Inter? Un sogno, ma ora voglio batterla"
2 minuti e 8 secondi di lettura
Sinisa Mihajlovic, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della partita contro i nerazzurri, è consapevole della forza della propria squadra ma rispetta una compagine dalla grande tradizione come l’Inter: "Vorrei parlare della partita di domani e del mio legame con l'Inter e Moratti. Per quanto riguarda la partita è una grande soddisfazione per la Samp andare a giocare a S.Siro contro l'Inter da terza co 4 punti di vantaggio. Siamo l'unica squadra imbattuta insieme alla Juve, siamo la seconda migliore difesa, e siamo anche riusciti a non fare segnare la Roma. E' importante sapere che i nostri grandi risultati sono arrivati con merito, e dobbiamo continuare ad essere concentrati. La gara con l'Inter sarà per noi la prova del nove, perchè penso che potremo fare risultato e fare bella figura alla Scala del Calcio. Per farlo dovremo dare tutto dall'inizio alla fine. Ci vorrà concentrazione, fame, grinta, e preparare al megllio la partita. Quella con l'Inter per me non sarà mai una partita come le altre, sono rimasto legatissimo, e per me è come una famiglia. Voglio molto bene a Massimo Moratti, il simbolo del calcio fatto con passione. Quello che ha fatto Moratti resterà nella storia, ma se ha lasciato la presidenza a Thohir è perchè gli ha dato le giuste garanzie.
Giorni di polemica, tra l’altro, per le dichiarazioni del presidente Massimo Ferrero: “Il nostro Presidente ama sdrammatizzare e dare spettacolo, e penso che non volesse offendere nessuno”.
La partita sarà difficile ma, come visto nella stagione passata, la Sampdoria può giocarsela: "L'anno scorso al ritorno avevamo avuto occasioni anche in inferiorità numerica. Questa volta almeno proveremo a rimanere in undici! Silvestre preferiamo non rischiarlo, mentre Soriano e Regini stanno bene. L’Inter ha una grande squadra con giocatori come Kovacic, Palacio e Icardi. Hanno anche un grande portiere e possono sicuramente metterci in difficoltà, ma noi pensiamo a fare il nostro gioco”.
Dopo la bella partita contro la Roma, però, Mihajlovic non vuole cali di concentrazione: “Sicuramente cambieremo qualche giocatore rispetto alla Roma, così come ci sarà con la Fiorentina, ma pensiamo partita dopo partita”.
Infine una chiusura sul fantamercato allenatori che, viste le difficoltà di Mazzarri, è all’ordine del giorno: “Penso che ogni allenatore del mondo, me compreso, vorrebbe diventare un giorno il tecnico dell’Inter. Questo però non è il momento, adesso sono allenatore della Sampdoria e voglio rimanere qui”.
IL COMMENTO
Il senso civico di Besi
Fare sindacato non vuol dire che il governo sbaglia tutto