
I militari hanno trovato in casa sua otto piante di marijuana e strumenti per la coltivazione. Un certificato medico, in effetti, lo autorizzava a consumare cannabis per scopi terapeutici. Ma non a coltivarla. Così è finito comunque nei guai, e non per la prima volta.
L’uomo, infatti, si trovava agli arresti domiciliari ed era già noto alle forze dell’ordine per reati in tema di stupefacenti. Ora è accusato di detenzione ai fini di spaccio.
IL COMMENTO
Inchiesta corruzione a Genova: garantisti, giustizialisti e buoni gesti
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