cronaca

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 Il Consiglio comunale di Imperia ha bocciato con 27 voti della maggioranza di centrosinistra e moderati, la mozione presentata dalla lista di minoranza "Imperia Bene Comune" (che raggruppa la sinistra del Sel e di Rifondazione) che impegnava la Giunta a non concedere il cambio di destinazione d'uso dello stabilimento Agnesi, nel caso di una sua dismissione da parte del Gruppo Colussi e a non concedere la variante al Piano Urbanistico, sempre al gruppo Colussi, per l'edificazione di appartamenti nel capannone delle ex Ferriere.



A favore della mozione hanno votato i 10 consiglieri di opposizione: oltre a "Imperia bene Comune", anche Forza Italia, M5S e "Imperia Riparte" (con unico consigliere Giuseppe Fossati) e il consigliere di maggioranza, Paolo Re della lista civica "Imperia Cambia", la stessa che appoggia il sindaco Carlo Capacci. Hanno, invece, votato contro: Pd, Ncd, la lista civica "Imperia di tutti Imperia per tutti" e "Imperia Cambia" (tranne Re). All'apertura del Consiglio comunale il primo cittadino aveva chiesto all'opposizione di ritirare la mozione, in quanto per la prima volta dall'annunciata chiusura del Pastificio, oggi, l'industriale Angelo Colussi, nel corso di un incontro riservato con il sindaco, ha dimostrato un'apertura, non escludendo l'ipotesi di restare a Imperia, magari con un nuovo stabilimento. Per evitare di creare una frattura nelle trattative, Capacci ha chiesto di ritirare la mozione. La sua bocciatura è avvenuta tra i fischi e gli insulti ("ladri" e "bugiardi" alcuni degli epiteti utilizzati) gridati da una trentina di operai Agnesi intervenuti in Consiglio, poco dopo la presentazione, in Comune, della petizione record (5.270 firme) a sostegno dell'Agnesi. Domani, a Imperia, è prevista la presentazione del Piano Industriale da parte del Gruppo Colussi, nel corso del quale sarà svelato il futuro dello stabilimento.