E' soprattutto sul fronte degli immatricolati, coloro cioè che entrano per la prima volta nel sistema universitario italiano, che si registra una variazione sensibile.
Alla scuole di scienze matematiche, fisiche e naturali il calo è del 9,96% compensato dalla crescita della scuola di Scienze Umanistiche pari al 10,91%.
Sostanzialmente stabile il numero degli immatricolati alla scuola di scienze mediche e farmaceutiche e della scuola politecnica, mentre cresce del 4,61% il numero di immatricolati nella scuola di scienze sociali.
Complessivamente il numero degli immatricolati nell'ultimo anno accademico rispetto a quello precedente è cresciuto del 2,42% a fronte di un calo dello 0,6% degli iscritti, coloro cioè che hanno una posizione didattica.
"Siamo soddisfatti del risultato che vede aumentare il numero degli studenti immatricolati rispetto all'anno precedente - ha sottolineato il rettore Paolo Comanducci - Questo dato, in un periodo di grave crisi economica come quello attuale, è molto significativo in quanto segnala la scelta dei giovani e delle famiglie di investire nel campo dell’istruzione e della formazione".
Secondo Comanducci dietro questo dato c'è poi l'indicazione di una scelta corretta nell'indirizzo.
"E' anche il risultato di un buon orientamento, che permette agli studenti di fare scelte consapevoli e corrette e di un sistema didattico in continuo miglioramento - continua il Rettore - Oggi investire in formazione e ricerca significa investire sul futuro delle nuove generazioni in un settore che sempre di più rappresenta un potenziale di sviluppo economico".
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