
"Ho insistito molto in questi mesi perchè Assoporti presentasse una propria proposta di riforma, che avrebbe potuto tenere insieme un quadro innovativo di proposta concreta, ma si è voluto invece, lavorare solo sulla difensiva di un sistema che non regge più e lo dimostra il commissariamento dei porti e la competitività crescente degli altri paesi", ha osservato Merlo secondo il quale è necessario fare una riflessione sul senso di una rappresentanza per categoria invece che per problematiche.
Il presidente del porto di Genova pensa a un'associazione della logistica o del cluster marittimo che abbia autorevolezza e peso nei confronti di governo e Parlamento.
"Occorrono segnali molto forti - ha affermato - per evitare che il nostro settore perda autorevolezza". Merlo ha annunciato che resta valido il contratto collettivo di lavoro dei porti e che l'uscita è prevista per il 2015. Secondo Merlo l'associazione ha sempre svolto un ruolo positivo dal punto di vista tecnico ma, "da quello politico tiene insieme interessi e modalità che non hanno più senso".
IL COMMENTO
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