Si sono concluse davanti al tribunale del Riesame di Genova le discussioni per tre dei sette arrestati nell'ambito dell'inchiesta sulla maxi truffa ai danni della banca Carige. Stamani hanno parlato i legali della nuora di Giovanni Berneschi Francesca Amisano, dell'avvocato svizzero Davide Enderlin e dell'ex presidente del ramo assicurativo Carige Vita nuova Ferdinando Menconi. L'avvocato Giordano Balossi, difensore di Enderlin, ha ribadito che l'operazione di compravendita dell'Holiday Inn di Lugano era stata fatta con fondi regolari di cui lui non conosceva la provenienza. L'avvocato Enrico Scopesi, invece, ha sottolineato che non sussistono più le esigenze cautelari per la Amisano: "La nostra assistita - ha detto - è comprensibilmente provata, ma è fiduciosa che si possa risolvere tutta la vicenda". I giudici si sono riservati di decidere in merito alle richieste di scarcerazione o di attenuazione delle misure cautelari dei difensori.
Nel corso dell’udienza i pm Silvio Franz e Nicola Piacente hanno alcuni manoscritti tra appunti, schemi societari e trasferimenti di quote che dimostrerebbero l'illiceità dell'operazione di acquisizione di un albergo in Svizzera. I documenti sono stati acquisiti durante le perquisizioni a Giovanni Berneschi, Ernesto Cavallini, Francesca Amisano, Ferdinando Menconi e Andrea Vallebuona.
Negli appunti, tra l'altro, gli arrestati si chiamano con alcuni soprannomi come 'Il Magro' per indicare Berneschi, 'Fazzoletto' per Cavallini, la 'Spagnola' per la moglie di Calloni, la 'Fiamminga' per la consorte di Menconi e la 'Tunisina' per la moglie di Berneschi.
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