
Secondo l'azienda "Non è invece nelle possibilità dell'azienda attuare la terza disposizione e cioè intervenire sui mulini e sulle tubazioni poiché, come noto, si tratta di impianti sotto sequestro. Tirreno Power ha segnalato per tempo il problema di sicurezza e ha anche esaminato tutte le soluzioni possibili indicando in modo chiaro e esplicito l'unica praticabile, cioè procedere alla combustione del carbone presente che si sta sempre più degradando. Altre soluzioni non assolutamente praticabili da un punto di vista tecnico o richiedono troppo tempo".
IL COMMENTO
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