cronaca

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La procura di Genova chiederà documentazione e chiarimenti alla Autorità garante per l'energia nell'ambito dell'inchiesta sulla rottura del tubo del metanodotto che giovedì sera ha causato il blocco del riscaldamento per tre giorni a Genova e nei comuni della provincia. Le indagini della polizia giudiziaria, coordinate dal pm Alberto Landolfi, sono concentrate soprattutto sulla manutenzione del tubo. Potrebbero esserci state delle omissioni, secondo gli investigatori, nella catena dei controlli sulla manutenzione della conduttura. Il pm, subito dopo il guasto, ha aperto un fascicolo contro ignoti per disastro colposo.


E la polizia è tornata negli uffici della sede di San Donato Milanese della Snam e ha sequestrato i registri e piani della manutenzione della conduttura che transita per la Valpolcevera, e acquisito il “report” dell’intervento del 1998, quando il tubo in acciaio che giovedì si è rotto era stato sostituito per cause da accertare. Tutto il materiale acquisito sarà analizzato in queste ore.