cronaca

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"Un venti per cento dei condomini di Genova non ha rispettato l'ordinanza comunale sullo spegnimento delle caldaie".

A rivelarlo, a Primocanale, è il presidente di Anaci, associazione nazionale amministratori condominiali, Pierluigi D'Angelo che aggiunge: "Di conseguenza, potrebbe finire il poco gas utile e utilizzabile per ospedali, case di cura o semplicemente per cucinare".
"Furbetti" che non pagheranno alcuna sanzione, sottolinea D'Angelo, ma che comunque hanno ignorato le norme delle ultime 48 ore.

"Adesso il problema - conclude lui - è che appena ripartiranno le caldaie non tutti avranno riscaldamento e acqua calda. Questo perchè, come avviene anche in autunno, si formerà la condensa e bisognerà aspettare i tecnici di Iren fino a lunedì".


Poco prima delle 16.30 la rimozione del materiale e l'avvio della saldatura: tempi previsti per l'operazione non superiori alle due ore, in seguito le operazioni di verifica della sicurezza del tubo e poi l'ok all'erogazione del gas. Torna la speranza di ripristinare il servizio di gas entro stasera. Sul posto, oltre ai tecnici di Snam e Rete Italia, anche il delegato della protezione civile inviato dall'assessore Gianni Crivello il quale a Primocanale dice: "La riapertura del gas avverrà tra stanotte e domani mattina".


I tecnici di Snam hanno individuato ieri sera la falla, che giovedì sera aveva bloccato il riscaldamento in tutta la provincia. Un'ordinanza emessa dal Comune di Genova, nella quale si consente l’uso del gas solo per cucinare e dalla quale sono esclusi ospedali, cliniche e case di cura.

Provvedimento che interessa 700mila genovesi. Intanto, il pm della Procura di Genova, Alberto Landolfi, ha aperto un’inchiesta per disastro doloso. Per il momento è contro ignoti ma il pm ha dato mandato alla polizia giudiziaria di fare accertamenti per stabilire se vi siano eventuali responsabilità.

(f.b)