E' ripreso oggi a Grosseto il processo per il naufragio della Costa Concordia con la deposizione del primo ufficiale Giovanni Iaccarino il quale ha riferito che il 13 gennaio 2012 il passaggio rasente alla costa del Giglio non compariva negli avvisi ai passeggeri. Stessa cosa, ha riferito, era successa la settimana prima: ''Anche quel giorno lì il passaggio non era nel programma di attività comunicato ai passeggeri ma fu deciso la sera stessa''. Entrambe le volte, quindi, Schettino chiese ai suoi ufficiali di variare la rotta andando sul Giglio la sera stessa dopo essere salpato da Civitavecchia.
Lo stesso Iaccarino ha anche aggiunto: ''Dopo dieci minuti avevamo perso tutto, ''la mia percezione era che la nave era persa. Sapevamo che stavamo affondando - ha anche detto - in pochi minuti''.
''Schettino - prosegue Iaccarino - aveva le mani nei capelli e diceva: 'Ho fatto un guaio''', è la ricostruzione di Iaccarino fatta nel video fatto girare dai pm di Grosseto sulla nave gemella Costa Serena cosa accadde in plancia dopo l'urto con gli scogli del Giglio.
E Iaccarino ha anche aggiunto che lui l’ufficiale cartografo Simone Canessa al momento dell’urto della Costa Concordia contro gli scogli erano a riposo in cabina e giocavano alla Playstation
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