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Il governo di Enrico Letta ''mantiene l'appoggio del parlamento'' ma ''le tensioni all'interno della coalizione sono evidenti e rappresentano un rischio all'outlook economico''. Lo afferma il Fmi (fondo monetario internazionale), nell'Article Iv sull'Italia. ''Il governo continua a portare avanti un'agenda di riforme ma si trova a far fronte a limiti politici''.

Il tesoro è al lavoro per tentare di scongiurare l'aumento dell'Iva. Tra le ipotesi allo studio l'aumento delle accise sui carburanti. "E' un'opzione possibile, anche se io spero di no", ha detto il sottosegretario all'Economia, Alberto Giorgetti.

I benzinai sono già sul piede di guerra: ''Non appena il Governo dovesse per l'ennesima volta mettere mano alle accise sui carburanti, la risposta dei gestori sarebbe decisa e conseguente, con la proclamazione immediata dello sciopero nazionale sia sulla viabilità ordinaria che su quella autostradale'', affermano, in una nota congiunta, i sindacati di categoria Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc-Anisa Confcommercio.

Per la Cgia di Mestre "se la bozza sul decreto dell'Iva attualmente in circolazione verrà approvata dal Governo senza nessuna modifica, lo slittamento dell'aumento dell'imposta al 1 gennaio 2014 verrà coperto quasi interamente con l'aumento degli acconti Ires e Irap in capo alle imprese".

Il rapporto deficit-pil si attesterà nel 2013 al 3,2%, sopra il 3,1% atteso dal governo, per poi calare nel 2014 al 2,1%. Lo prevede il Fmi, sottolineando che il debito si attesterà quest'anno al 132,3%, per salire nel 2014 al 133,1%.