
Secondo quanto risulta a Primocanale, i due dovrebbero far parte della lista che la Fondazione stilerà dopodomani per il nuovo cda, ma non per assumere un ruolo di vertice.
L’ipotesi che si fa strada è che alla presidenza possa essere chiamato un terzo personaggio, non necessariamente genovese. Si ripeterebbe, insomma, lo schema che nelle scorse settimane ha portato alla guida di Fondazione Mps – a Siena era l’ente azionista al centro della bufera - l’ex capo dell’Antitrust Pizzetti.
IL COMMENTO
Che l'inse, perché la ribellione parte sempre da Genova?
Tunnel e sopraelevata: errori di gestione e visioni superate