cronaca

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La camera ardente nuovamente allestista alla capitaneria di porto di Genova per l’ultima preghiera che saluta, finalmente, anche il sergente Gianni Iacoviello. Il mare ha restituito il suo corpo venerdì pomeriggio, due giorni dopo i funerali di Stato celebrati in Cattedrale. La sua foto e il pallone da basket accanto alle otto bare, in uno scenario di guerra. Era lui l’ultima vittima del crollo della Torre Piloti, nel porto di Genova.

Per Jacoviello una breve cerimonia, strettamente riservata ai familiari, una preghiera prima che il feretro lasci il Porto Antico per sempre e torni a casa, a San Rocco di Bergiola, a Carrara dove, nel Comune è stata allestita l’altra camera ardente e lunedì, nella chiesa, alle 16, saranno celebrati i funerali.

LE INDAGINI - Intanto, come chiesto il presidente Giorgio Napolitano, mercoeldì scorso, durante i funerali dai familiari delle 9 vittime, proseguono veloci le indagini per chiarire la verità. La manutenzione della nave portacontainer Jolly Nero e le registrazioni dei colloqui tra equipaggio della nave e la centrale operativa della compagnia armatrice sono gli elementi sui quali punta la procura.

Tra i file acquisiti nella sede della società Messina gli investigatori cercano tracce della manutenzione della nave negli ultimi mesi e se questa sia stata eseguita a regola d'arte. In più cercheranno di incrociare le registrazioni audio tra nave e Capitaneria e nave e Compagnia.

Bisogna inoltre capire perché la nave, una volta effettuato il carico non sia partita rispettando l'orario ma abbia tardato di ben tre ore le manovre per prendere il mare. Inoltre, la procura contesterà nelle prossime ore il quarto comma sull'omicidio colposo e che porterà i futuri indagati a rischiare una pena fino a 15 anni di carcere.