Avere in casa un quadro antico di proprietà di una persona sotto tutela legale costa quattro anni di carcere: questa la pena che il tribunale di Torino ha inflitto a Massimo Capurro, cancelliere del tribunale di Sanremo, e all'avvocato ligure Antonio De Felice. I giudici, accogliendo le richieste dei pubblici ministeri Marco Gianoglio e Giancarlo Avenati Bassi, hanno ritenuto che si sia trattato di un caso di peculato. Il dipinto era nell'abitazione del cancelliere. Il processo è uno dei filoni di una complessa inchiesta della procura di Torino che, fra gli altri, riguardava anche il presidente del tribunale di Imperia, Gianfranco Boccalatte.
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