
"Il collegio cardinalizio ha voluto bruciare le tappe in fase di votazione - ha detto don Gallo - e ha dato un segnale importante. Per me il segno più importante è il riconoscimento del Concilio Vaticano secondo: chiedendo la benedizione al popolo dopo 'l'extra omnes', papa Francesco è come se avesse detto 'dentro tutti'. Perché la Chiesa è 'ecclesia', assemblea. Il nuovo Papa ci dà grande speranza". "Consentitemi poi di esultare anche a titolo personale per la scelta del nome - ha aggiunto don Gallo -: esulto dentro di me perché mio padre si chiamava Francesco".
IL COMMENTO
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