"Noi non abbiamo un bilancio fallimentare e a Giugno non rischiamo il default, tanto per capirci. E questa diversa situazione economica tra le varie realtà del trasporto pubblico locale rischia di essere un grosso problema per intraprendere la strada di un'unica azienda regionale del trasporto pubblico". Così l'amministratore delegato di Atc Esercizio Enrico Sassi replica all'ipotesi di accorpamento regionale emersa dall'incontro di ieri tra Regione Liguria e sindacati"."Al consiglio regionale - dice Sassi - spetta il compito di ascoltare gli attori e deliberare una legge per il riordino del trasporto pubblico. Le singole aziende sono poi legittimate, confrontandosi e dialogando con il territorio e i sindacati, a operare le proprie scelte in piena autonomia, magari al difuori del confini regionali".
"Come amministratore delegato di un'azienda locale - conclude l'A.d. di Atc Esercizio - devo garantire una continuità occupazionale, un uguale numero di chilometri e, fatti salvi i tagli in atto, di risorse in entrata. Se questo possa avvenire con un'azienda unica o a tre soggetti lo vedremo. Ogni azienda dovrà verificare le opportune convenienze".
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