Politica

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Le indiscrezioni vanno tutte dalla stessa parte: alle prossime elezioni politiche una lista unica a sostegno di Mario Monti. Mettere insieme Udc, Italia Futura verso la Terza repubblica, Futuro e libertà e movimenti cattolici però non si annuncia un’impresa semplice: il professore gradirebbe l’operazione, ma vuole avere l’ultima parola su candidati e  programma.
 
In Liguria il nome più quotato è quello di Lorenzo Cuocolo, presidente regionale di Italia futura, bocconiano come Monti. Ancora giallo sui nomi di Fli e Udc, che quasi certamente sarebbero scelti da Roma, e ci sono già i primi malumori per le pretese di Casini, che avrebbe chiesto la metà della candidature. E poi c’è l’incognita di Fermare il declino, il movimento del giornalista Oscar Giannino che in Liguria ha trovato l’appoggio del senatore uscente Enrico Musso, possibile candidato in un’eventuale lista unica. Difficile far quadrare il cerchio, anche perché tra i nomi dovranno trovare spazio anche esponenti dei movimenti cattolici vicini a Monti.
 
Il tempo stringe, anche perché le liste dovranno essere presentate entro i primi dell’anno per poter raccogliere le firme. Ora la parola d’ordine al centro è “agenda Monti”. Ma come si declinerà per la Liguria? “Riformando e modernizzando – spiega il professor Francesco Munari, di Italia Futura – ad esempio sostenendo le grandi opere e i poli tecnologici e riformando  la legge sulla portualità, per concentrare gli investimenti sugli scali strategici”.

Sulle candidature Munari non nega le possibili tensioni con l’Udc: “Non è partita nel migliore dei modi – spiega - Qualche compromesso andrà fatto, ma non negoziabile onestà e competenza. Non tutti vanno rottamati – conclude - ma alcuni personaggi non c’entrerebbero nulla con la terza repubblica”. Un messaggio chiaro lanciato ai partiti: l’ultima parola sui candidati, anche in Liguria, ce l’avrà Mario Monti.