
La circolare è stata quindi inviata alle componenti del Servizio nazionale di Protezione civile - tutte le Regioni e Province autonome e gli Uffici Territoriali del Governo -, oltre che ai Ministeri a vario titolo coinvolti.
Le "attuali condizioni di dissesto del territorio, l'inadeguatezza delle risorse economiche messe a disposizione per interventi di prevenzione strutturale e mitigazione del rischio non ancora avviati o realizzati, l'alto livello di esposizione al rischio di numerosissimi comuni - scrive Gabrielli in una nota - impongono un'azione congiunta e coordinata tra le diverse istituzioni e organismi a vario titolo competenti in materia di previsione, prevenzione e contrasto del rischio idrogeologico".
In particolare, per "garantire una risposta efficace e tempestiva in un'eventuale situazione di emergenza è necessario - scrive il Capo del Dipartimento - il più ampio, continuo e proficuo dialogo interistituzionale, così come essenziali sono piani di emergenza comunali periodicamente aggiornati e conosciuti dalla popolazione".
IL COMMENTO
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