"Nella nuova legge - ha detto oggi Merlo - ci sono elementi positivi che riguardano una sburocratizzazione complessiva della materia inerente ai porti, maggiori poteri alle autorità portuali, alcune semplificazioni su piani regolatori portuali e dragaggi. Ma ci sono elementi che devono essere rafforzati. Mi riferisco in particolare all'autonomia finanziaria delle autorità portuali, che deve essere completata". Secondo Merlo, anche il tema dell'organizzazione del lavoro deve essere ampliato e modernizzato rispetto alle attuali funzioni, così come quello dei servizi tecnico nautici.
"Su questo come Assoporti ho preso l'iniziativa di convocare le parti, per ridiscutere l'accordo interassociativo - ha precisato - e mi auguro che questa possa essere una strada positiva per evitare una nuova stagione di conflitti". Anche alla luce di questo, per Merlo la riforma non potrà che essere "di transizione", nell'ottica delle decisioni che saranno prese a livello europeo. "Sul tema c'é una grande discussione europea che affronteremo a Bruxelles dal 25 settembre, in vista della direttiva del Commissario Kallas - ha detto -. In tema di portualità si andrà probabilmente verso una politica più concertata a livello europeo".
IL COMMENTO
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