E' cominciata, innanzi alla Prima sezione penale della Cassazione, l'udienza sul terzo filone processuale nato dal drammatico G8 di Genova del 2001: quello relativo alle condanne, quasi cento anni di reclusione (98 anni e nove mesi) per devastazione e saccheggio, inflitte a dieci manifestanti per violenze contro le cose commesse nelle strade del capoluogo ligure.A rappresentare la Procura della Suprema Corte c'é di nuovo Pietro Gaeta, lo stesso magistrato che ha ottenuto, il cinque luglio, la conferma delle condanne per i vertici della polizia implicati nel pestaggio della Diaz. In particolare, contro il verdetto emesso dalla Corte di Appello di Genova il 9 ottobre 2009 - inasprito rispetto alla sentenza di primo grado del 14 dicembre 2007 che comminò a 24 no-global 108 anni e tre mesi di carcere - hanno fatto ricorso i dieci imputati che, in caso di conferma, entreranno in carcere perché possono contare solo su tre anni di condono
La pena più alta è per Francesco Puglisi, che da 10 anni e sei mesi è passato a 15 anni di reclusione. E poi Vincenzo Vecchi (da 10 anni e 6 mesi a 13 anni); Marina Cugnaschi (da 11 anni a 12 anni e 3 mesi); Alberto Funaro (da 9 anni a 10 anni); Carlo Arculeo (da 7 anni e 6 mesi a 8 anni); Luca Finotti (da 10 anni a 10 anni e 9 mesi); Antonino Valguarnera (da 7 anni e 8 mesi a 8 anni); Carlo Cuccomarino (da 7 anni e 10 mesi a 8 anni); Dario Ursino (da 6 anni e 6 mesi a 7 anni); Ines Morasca (da 6 anni a 6 anni e 6 mesi).
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