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La Digos della Questura di Genova ha dato esecuzione a 10 provvedimenti cautelari nei confronti di altrettanti esponenti della tifoseria ultras genoana per i quali è stato accertato un ruolo di maggior responsabilità nei disordini avvenuti in occasione della partita di calcio Genoa-Siena.

In particolare si tratta di 7 provvedimenti che dispongono gli arresti domiciliari e di tre che dispongono la misura dell'obbligo di dimora con divieto di allontanamento notturno.

Complessivamente nel corso dell'indagine sono stati, ad oggi, sottoposti ad indagine oltre 100 tifosi per reati che vanno dalla violenza privata, alla resistenza a pubblico ufficiale, alle lesioni, al superamento indebito delle separazioni fra settori del plesso sportivo.

Inoltre 120 tifosi sono già stati destinatari di provvedimenti di Daspo emessi dal Questore, 17 dei quali con le prescrizioni dell'obbligo di firma.

Così Diego Parente, dirigente della Digos: "Ci sono vicende ancora da chiarire. Quel che è successo allo stadio durante Genoa-Siena non è figlio dell’occasione, ma uno strascico di cose verificatesi già in passato e su cui cercheremo di fare luce. Si tratta di situazioni pregresse che avrebbero nel tempo alimentato un clima di sudditanza psicologica da parte dei giocatori nei confronti di alcuni elementi della tifoseria".

I sette ultras ai domiciliari sono: Piermarco Pellizzari, Ivanhoe Benigni, Mario De Montis, Fabrizio Fileni, Nicolò Garibotto, Sadok Akkari e Silvio Canepa. L’obbligo di dimora è stato stabilito per Massimiliano Leonardo, Nicolò Castelletta e Guido Morso.