
L'uomo era sospettato di altri due furti compiuti nelle sedi Cia sia di via Vallechiara sia di via Piacenza, nelle notti dell'11 e del 12 maggio 2011, ma da queste accuse è stato assolto. Per il terzo furto, compiuto tra il 15 e il 16 maggio 2011, gli investigatori erano giunti all'indagato dopo aver trovato su un cacciavite un'impronta digitale corrispondente alla sua.
IL COMMENTO
L’olimpica martellata di Silvia ha svegliato il “giovane” Piddì…
Genova, la rivincita delle "periferie"