
Sono soprattutto marocchini, albanesi, cinesi, ucraini e moldavi, e in tre anni, dal 2008 al 2011, la loro presenza è aumentata del 35%, ma nel caso dei moldavi sono addirittura raddoppiati. Il 37% dei cittadini non comunitari regolarmente presenti vive nel Nord-ovest, il 29% nel Nord-est e il 22% al Centro; solo il 13% vive nel Mezzogiorno.
La Lombardia si conferma come la regione che ospita il numero maggiore di stranieri soggiornanti (26,6%), seguita da Emilia-Romagna (12,6%) e Veneto (12,1%). Quasi la metà dei cittadini non comunitari regolarmente presenti in Italia (46,3%) ha un permesso a tempo indeterminato, che viene concesso a chi è in Italia da almeno 5 anni, ha un reddito e un alloggio adeguati e conosce la lingua. Si tratta quindi di persone che vivono stabilmente nel nostro Paese.
Interessante soprattutto il dato sui minori non comunitari: circa due terzi sono nati in Italia, e per Tunisia, Cina e Filippine la quota supera il 79%. In totale, oltre 420 mila cittadini extra Ue con meno di 18 anni sono nati in Italia.
Anche per i nuovi flussi, rileva l'Istat, le aree del Centro-nord si confermano come quelle più attrattive, mentre il Mezzogiorno si configura come "terra di passaggio".
IL COMMENTO
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