"Esprimo la mia solidarietà agli abitanti ed ai commercianti di Via Fereggiano dei quali ho letto le proteste per la mancata liquidazione dei danni alluvionali. Sembra che vi siano, almeno per le somme già stanziate, problemi burocratici che causano tempi lunghi". Queste le parole del candidato sindaco Vinai sui problemi degli alluvionati di via Fereggiano, a Marassi.
"Si tratta di una situazione per me incomprensibile. Ricordo che con la Fondazione Carige, della quale sono stato Vicepresidente, ho seguito direttamente la gestione degli aiuti agli alluvionati.
Sono stati da tempo stanziati ed erogati agli aventi diritto 2 milioni di euro che mi risultano essere ad oggi l’unico aiuto economico istituzionale pervenuto alle famiglie a parte quelli provenienti dai privati."
Politica
Vinai: "La mia solidarietà agli alluvionati del Fereggiano"
37 secondi di lettura
TOP VIDEO
Mercoledì 06 Novembre 2024
People - Una nuova vita grazie a un trapianto di midollo
Mercoledì 06 Novembre 2024
Il genovese a Valencia: "Tanta tristezza e rabbia per la gestione dell'emergenza"
Lunedì 04 Novembre 2024
Alluvione 2011: Guidi, "Meglio un'allerta in più che piangere dei morti"
Lunedì 04 Novembre 2024
Alluvione 2011, il ragazzo salvato dalla mamma: "È lei il mio eroe"
Lunedì 04 Novembre 2024
Assessore alla cultura a Genova, Piciocchi: "Potrei doverlo fare io"
Martedì 05 Novembre 2024
Nasce l'associazione Carlo Felice Young, l'opera lirica raccontata ai giovani
Lunedì 04 Novembre 2024
Addio al principe Cesare Castelbarco Albani, aveva 71 anni
Ultime notizie
- Lavoratori del Carlo Felice proclamano sciopero per la prima della "Lucia di Lammermoor"
- Insediamento Bucci, le prime tre "critiche" di Orlando
- Il professor Rosso e la tragedia di Valencia: "In Liguria siamo più avanti"
- Gilardino: “La vittoria è magia, domani servono attenzione e disciplina”
- Samp, riecco Vulikic. E La Gumina torna in gruppo
- Germano incontra gli spettatori di 'Berlinguer, la grande ambizione'
IL COMMENTO
Grazie dei consigli, caro Principe
Il Pd ha i voti e i giovani forti, ma restano i “parrucconi”