Cronaca

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Il nuovo principio su cui si baserà la legge regionale sul diritto allo studio per rimborsare le famiglie delle spese sostenute per mandare i figli a scuola è quello del rapporto tra la spesa e il reddito. Rimangono i parametri già previsti dalla precedente legge (non solo le spese per libri, trasporto e mensa, ma anche quella per l??eventuale retta) ma saranno considerati in relazione al reddito. Questo per non favorire solo le famiglie che mandano i figli alle scuole private e superare le polemiche sollevate da parte della sinistra. In sostanza, a parità di spesa sostenuta, saranno rimborsate le famiglie col reddito più basso. A prescindere dalla scuola a cui hanno iscritto i figli. La bozza della nuova legge è sul tavolo del vicepresidente Massimiliano Costa, da giorni. Ma servono ancora una serie di passaggi politici e di verifiche prima di poterla portare in commissione e in consiglio. ??Ci vogliono ancora 15, 20 giorni ?? dice Costa ?? Poi, dopo l??approvazione del bilancio saremo pronti?. Niente più buoni scuola, dunque: quelli che dovevano essere elargiti quest??anno, con la vecchia legge, saranno congelati con un ordine del giorno della maggioranza che sarà approvato in uno del prossimi consigli regionali. E le risorse dirottate sulla nuova legge. Che prevede anche altre forme di agevolazione e rimborsi: saranno distribuiti fondi ai comuni per assicurare trasporto pubblico e mense. Riguardo l??università, a fronte di un aumento delle tasse, verranno coperte tutte le richieste di borse di studio, sarà ridotto di un euro il prezzo dei pasti in mensa e saranno realizzati nuove residenze scolastiche. Una legge che, nella sua globalità, mette insieme le richieste e le istanze delle varie forze politiche di maggioranza, accontantado un po?? tutti, da Rifondazione Comunista alla Margherita. (Davide Lentini)