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Sport

Il mister blucerchiato alla vigilia della sfida di Venezia: "Il ritiro serve per risolvere le situazioni. Tutti insieme dobbiamo dare qualcosa di più"
2 minuti e 33 secondi di lettura
di Marco Bisacchi
Angelo Gregucci, allenatore della Sampdoria

"Il ritiro serve per stare insieme, serve per risolvere le cose insieme. Non abbiamo un Dio del calcio che risolve le situazioni. E' una presa di coscienza sulle situazioni che viviamo". Così Angelo Gregucci - allenatore che insieme a Salvatore Foti guida la Sampdoria - dopo i tre giorni di ritiro anticipato a Veronello, aspettando la sfida di domani sera (ore 19,30) a Venezia. "Se c'è grande partecipazione in ritiro ci deve essere la stessa cosa in campo. Avere una squadra che riconosca i momenti di difficoltà e sappia superarli insieme. Questa partita sicuramente ci porterà a questo. Dobbiamo superare le difficoltà insieme. E' il momento di assumerci le responsabilità. Signori, siamo in fondo alla classifica. Siamo in Serie B, siamo in fondo e dobbiamo necessariamente lottare. Alchimie, chiacchiere, è tutta fuffa. Tutti dobbiamo fare qualcosa di più" le parole di Gregucci.

Il ritorno di Pafundi

Sulle possibili scelte - anche legate agli uomini - il mister blucerchiato non si sbilancia. "Alchimie su Barak dieci metri più avanti o se gioca 21 minuti Barak e ne fa 14 Cherubini o 2 Pafundi, questo lo valuteremo noi insieme al comparto medico. Per essere una squadra. Non conosco il Dio che arriva qui e salva le sorti della squadra. L'atteggiamento dev'essere di tutti, tutti insieme per questa squadra. Dal direttore al magazziniere" dice Gregucci.

Stroppa ex compagno alla Lazio

Samp ultima in classifica, Venezia in lotta per il ritorno in A: una sfida sulla carta quasi proibitiva per i blucerchiati. Tra l'altro Gregucci ritrova Stroppa da avversario: con l'attuale tecnico lagunare aveva giocato insieme nei primi anni 90 con la maglia della Lazio. "Guardo la classifica: c'è un avversario importante, con grande qualità. C'è da fare l'impossibile. Stare insieme, lavorare insieme, guardarsi in faccia insieme. A questo serve il ritiro. Abbiamo chiesto dei sacrifici ai giocatori, dovremo fare di più" dice ancora Gregucci che poi aggiunge: "Il Venezia è retrocesso dalla A, è strutturato per vincere il campionato. Ha un'idea di gioco forte. Conosco Stroppa, l'allenatore, con cui ho giocato insieme. Avversario difficile. In questo momento alterna i risultati ma fa vedere potenzialità grandi, ha idee forti, anche molto funzionali alle qualità dei propri giocatori. Giovanni conosce benissimo questo campionato, lo ha vinto tante volte. Come affrontarli? Dando di più, tutti insieme. Per lottare a testa alta e petto in fuori".

Tornando ancora alla sconfitta di domenica scorsa col Mantova, poi Gregucci manda un messaggio alla squadra. "Abbiamo fatto un buon primo tempo col Mantova sotto il profilo dei numeri col Mantova? Beh, non basta. Bisogna essere più determinati, sono concetti semplici e anche banali. Siamo stati insieme in questo periodo per avere più informazioni possibili".

Il ritorno di Lombardo

Una battuta di Gregucci anche sul ritorno di Attilio Lombardo nello staff tecnico dei blucerchiati. "Volete raccontare ad Attilio Lombardo cosa è la Sampdoria? Attilio è una componente fondamentale nel creare sacrificio, famiglia. Il senso identitario. Non penso esista nessuno che ne sa più di lui".

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