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Sport

2 minuti e 4 secondi di lettura
di Carlo Danani
Otoa (Danimarca Under 21) ed Ellertsson (Islanda). Dietro, Malinovskyi (Ucraina)

Sei gol complessivi e tante partite di livello in giro per l’Europa e per il mondo: il Genoa reduce da una memorabile settimana internazionale rientra alla spicciolata al Centro Signorini. E lo fa col pieno di euforia. Facile prevedere che nei prossimi giorni qualcuno a Pegli pagherà da bere e da mangiare ai compagni nel nome di una legge non scritta da sempre in vigore negli ambienti sportivi per festeggiare eventi da incorniciare.

Dalla tripletta di Ruslan ai successi degli Under 21

Il pensiero va in primis a Malinovskyi, tre gol col condimento di assist e super giocate nelle due partite di qualificazione al Mondiale della prossima estate: in una manciata di giorni l’Ucraina ha ritrovato appieno uno dei suoi leader. Il maledetto incidente dell’anno scorso adesso è chiuso a doppia mandata nel dimenticatoio.

Appena dietro nella classifica della felicità ecco un Ellertsson autentico jolly in un’Islanda dove, o destra o a sinistra, in difesa o a centrocampo, trova sempre spazio. Per la sua duttilità, ma pure per la sua incisività: la rete all’Ucraina ne rappresenta l’immagine più evidente. C’è poi Cuenca, poco più che ventenne e già titolare nella formazione maggiore del Paraguay. Prime squadre, ma anche Under 21.

Jeff e Seydou nuovi gemelli rossoblù del gol

Ekhator e Fini gemelli del gol rossoblù a Cremona nell’Italia che sommerge di reti l’Armenia, mentre in altri angoli d’Europa Norton-Cuffy e Otoa rappresentano ormai punti fermi nella selezione inglese e in quella danese.

Completano il quadro del Genoa che viaggia felice un Vasquez sempre e comunque titolare, capitano e leader nel Messico e un Frendrup che, seppur dalla panchina, è tornato a respirare aria di Nazionale. Un segnale importante in prospettiva Mondiale.

La speranza di chi è rimasto a Pegli

Mentre Ostigard, Thorsby, Stanciu, Venturino e Gronbaek, stavolta al palo per motivi diversi, tornano a sperare in una chiamata nella prossima finestra internazionale di novembre.

Qualche ora per smaltire euforia e stanchezza, poi il Genoa di rientro tornerà a fondersi con chi è rimasto al Centro Signorini: ora un solo obiettivo comune, preparare al massimo la sfida col Parma (arbitrerà Sozza, al Var Marini). Nella speranza - si augura Patrick Vieira - che l’aria internazionale possa portare nuova sostanza in un Grifone domenica tutto concentrato a cancellare quell’ingombrante zero nella casella delle vittorie.

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