Il boato in pieno recupero per la rete di Ekuban, quell’urlo strozzato in gola subito dopo sul colpo di testa di Vasquez, che poteva addirittura portare 3 punti.
Nella notte in riva al Lario, l’appuntamento con la prima vittoria slitta ancora. Ma i lampi di questo Genoa che si ribella al mal di gol fanno ben sperare in prospettiva Bologna e seguenti.
Le azzeccate sostituzioni di Vieira, le incontenibili accelerazioni di Norton-Cuffy e l’immensa tenacia di un Grifone abile a non uscire dalla partita di fronte a questo talentuoso Como sono le anime di un punto d’oro che chiude definitivamente il rammarico post-Juve e apre in maniera incoraggiante un tour de force pronto a dire tanto sulle prospettive a medio termine.
Nella straripante partita di Norton-Cuffy, corposi meriti vanno riconosciuti anche a un Sabelli prezioso nel “coprire le spalle” alle volate dell’inglese. E poi, ecco emergere un Malinovskyi da copertina, abile a sfruttare al volo l’occasione di una maglia di titolare.
Colombo spreca, solo panchina per Vitinha
Rimane il nodo centravanti. Colombo ha sprecato due palloni molto interessanti, mentre Vitinha è clamorosamente scivolato nelle gerarchie dell’allenatore: neanche un minuto in campo per il portoghese. Patata bollente nelle mani di Vieira. Bologna dirà.
Mentre Ellertsson si conferma un prezioso “equilibratore” in un gioco ancora in pieno divenire dove, al di là dello stato di forma degli interpreti, soltanto il rodaggio delle prossime partite potrà oliare distanze e automatismi.
Vieira ritrova il sorriso, con la certezza di poter contare su questo Genoa di combattenti. Brillantezza e solari salti di qualità possono aspettare, ma soltanto fino a un certo punto.
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