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Il presidente di Assarmatori è un grande appassionato di tennis: "Liguria terra di talenti"
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"Un'emozione incredibile". Da grande appassionato di tennis Stefano Messina, presidente di Assarmatori, è ancora impressionato quando rivive il capolavoro di Jannik Sinner all'Australian Open.

"Ho ancora la pelle d'oca - racconta - ha fatto qualcosa di incredibile portando l'Italia sul tetto del mondo. Ma devo dire che questo ragazzo non mi sorprende più perché lo seguo da tanto e l'ho visto crescere in maniera esponenziale".
Messina ricorda quella volta che Sinner venne a Genova per il Memorial Messina che ormai da tempo rappresenta il secondo torneo di tennis più importante d’Italia dopo gli Internazionali di Roma. "Era il 2019. Aveva appena perso a New York, prese l'aereo in Economy e atterrò a Malpensa. Da lì in corriera a San Candido a trovare i genitori ma stette un solo un giorno poi prese il treno in seconda classe per venire a Genova. Questo per far comprendere la sua serietà ma anche i sacrifici che fanno i tennisti perché quelli top guadagnano molto gli altri niente".

Ma il successo di Sinner non arriva per caso. "Assolutamente no - continua Messina - è la sintesi di un lavoro straordinario fatto dalla Federazione negli ultimi vent'anni. Basti pensare ai successi delle ragazze dalla Errani alla Schiavone, passando per la Pennetta, la Paolini e la Vinci. E poi Musetti, Fognini, Berrettini e ora anche Arnaldi: dobbiamo essere orgogliosi del tennis italiano. E poi non dimentichiamoci della Liguria: Musetti è tesserato per il Park, Arnaldi lo è stato per il TC Genova, Sinner è cresciuto a Bordighera, Fognini è di Arma di Taggia e Arnaldi di Sanremo. E poi c'è il centro di Piatti a Bordighera dove Sinner è cresciuto e dove si "sfornano" campioni".

(Nella foto da sinistra il maestro Riccardo Piatti del centro di Bordighera dove è cresciuto Sinner, Stefano Messina, Sinner e Mauro Iguera)