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Al via la procedura di composizione negoziata della crisi aziendale
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L'avvocato Eugenio Bissocoli è l'esperto nominato dalla Camera di commercio di Genova per la composizione negoziata della crisi della Sampdoria. 53 anni, laureato in giurisprudenza a Genova nel 1993, iscritto all'albo degli avvocati dal 1996, vanta una consolidata esperienza maturata in ambito corporate e litigation, in primari studi legali internazionali nelle città di Genova, Milano e Londra. Ha acquisito esperienze importanti in materia di procedure di amministrazione straordinaria avendo assistito per anni importanti creditori finanziari nazionali e internazionali in contenziosi e compravendite di assets di società. La nomina è vincolata all'accettazione entro 48 ore.

Nell'ambito della composizione negoziata, il CdA e l'esperto si confrontano su un piano fondato su due alternative: l'accordo di un prestito bancario oppure l'aumento di capitale. In assenza di entrambe le condizioni, il passo successivo è l'accesso al concordato, prospettiva che però l'esperto potrebbe reputare inconciliabile con la situazione, con l'accesso al tribunale come mossa ineludibile.

Sull'andamento societario incombe la scadenza del 16 febbraio, entro la quale vanno corrisposti gli stipendi al personale. Senza questo adempimento, scatta lo scenario meno augurabile (punti di penalizzazione sul piano tecnico, richieste pressanti dei creditori) che vede di nuovo come punto di riferimento il tribunale.

Nel corso della conseguente procedura, i rischi sono molteplici a partire, in caso di dichiarazione di fallimento, dalla perdita del titolo sportivo e dallo svincolo d'ufficio dei tesserati, a fronte di un valore di circa 30 milioni attribuito informalmente dal mercato alla rosa dei calciatori in organico.

Aperta la fase di composizione negoziata, tutti i soggetti interessati devono sedersi al tavolo: banche, agenti, fornitori. Nessuno deve pensare di potersi prendere il 100% dei crediti solo per la presenza di Garrone tra i soggetti interessati, lo sforzo deve essere condiviso, fino a una sorta di "armistizio", perché con lo scenario peggiore nessuno prenderebbe niente.