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REGGIO CALABRIA - Torna in campo il Genoa di Alex Blessin e lo fa in casa della Reggina di Filippo Inzaghi per il 12° turno di Serie B. Mister Blessin non rischia e schiera Semper in porta, Czyborra prende il posto di Pajac, torna titolare Gudmundsson al posto di Yalcin

Circa 264 i tifosi rossoblù che hanno raggiunto oggi Reggio Calabria per sostenere il Grifone.

LA CRONACA

Primi minuti a buon ritmo con la Reggina che fa densità al centro togliendo la profondità al Genoa, si va spesso da Czyborra ma i suoi cross sono preda di Ravaglia. Al 15' trova il vantaggio la Reggina con il destro teso e basso di Canotto, che aggancia il pallone, torna indietro per sistemarsi il pallone ed esplode il destro con cui buca Semper.

Ancora pericolosa la Reggina, contropiede con Rivas che filtra per Menez, sinistro forte parato da Semper ma il francese era in fuorigioco. Al 33' la reazione del Genoa che pareggia alla prima conclusione in porta: cross di Sabelli da destra con deviazione di un difensore, non ci arriva Coda ma ci arriva Aramu che buca Ravaglia.

Neanche il tempo di rimettersi in posizione che la Reggina conquista un calcio di rigore: Rivas trattenuto da Bani e da Sabelli in area dopo un paio di dribbling, per Maresca è penalty: dopo una lunga consulta al VAR, l'arbitro poi conferma la decisione punendo il fallo di Sabelli. Dal dischetto Menez che tira centrale, Semper si oppone e para.

Nella ripresa altro calcio di rigore assegnato alla Reggina, al 52': ripartenza dei granata con Jagiello a terra, Czyborra ferma Menez, poi Pierozzi crossando colpisce il braccio del tedesco. Dal dischetto stavolta va l'ex Hernani che spiazza Semper. 

Primi cambi per Blessin che toglie Jagiello e Gudmundsson e inserisce Portanova e Yalcin. Cerca lo spazio il Genoa ma gli attacchi vengono rimandati al mittente, al 68' contropiede Reggina con Canotto che taglia fuori Bani, Semper para sul primo palo. Poi al 73' è Gori che prova la conclusione a giro, facile per il croato.

Tanti errori nel finale con tanti cartellini gialli nei confronti del Genoa:

Le formazioni:

Reggina (4-3-3): Ravaglia; Pierozzi, Camporese, Gagliolo, Giraudo (dal 74' Cionek); Fabbian, Majer (dal 70 Crisetig), Hernani; Canotto (dal 81' Liotti), Menez (dal 70' Cicirelli), Rivas (dal 70' Gori) All. Inzaghi

Genoa (4-2-3-1) Semper; Sabelli, Bani, Dragusin, Czyborra (dal 70' Hefti); Frendrup, Stroootman; Jagiello (dal 58' Portanova), Aramu (dal 82' Yeboah), Gudmundsson (dal 58' Yalcin); Coda All. Blessin

Arbitro: Maresca di Napoli

Ammoniti: Sabelli, Bani, Gudmundsson, Yalcin. Strootman, Frendrup (G); Rivas, Ravaglia (R)

REGGIO CALABRIA - Un Genoa pessimo esce sconfitto dal Granillo di Reggio Calabria perdendo 2 a 1 contro gli uomini di Inzaghi. Canotto apre le marcature, poi Aramu pareggia in quella che è l'unica occasione prodotta dal Grifone. Semper tiene in piedi la squadra parando un rigore dubbio a Menez, nella ripresa invece viene spiazzato dall'ex Hernani che punisce su un penalty giusto. Cambi sbagliati nel corso della gara da parte di Blessin, che non hanno cambiato il ritmo della squadra. Forse la più brutta prestazione della stagione da parte dei rossoblù.

LA CRONACA

Primi minuti a buon ritmo con la Reggina che fa densità al centro togliendo la profondità al Genoa, si va spesso da Czyborra ma i suoi cross sono preda di Ravaglia. Al 15' trova il vantaggio la Reggina con il destro teso e basso di Canotto, che aggancia il pallone, torna indietro per sistemarsi il pallone ed esplode il destro con cui buca Semper.

Ancora pericolosa la Reggina, contropiede con Rivas che filtra per Menez, sinistro forte parato da Semper ma il francese era in fuorigioco. Al 33' la reazione del Genoa che pareggia alla prima conclusione in porta: cross di Sabelli da destra con deviazione di un difensore, non ci arriva Coda ma ci arriva Aramu che buca Ravaglia.

Neanche il tempo di rimettersi in posizione che la Reggina conquista un calcio di rigore: Rivas trattenuto da Bani e da Sabelli in area dopo un paio di dribbling, per Maresca è penalty: dopo una lunga consulta al VAR, l'arbitro poi conferma la decisione punendo il fallo di Sabelli. Dal dischetto Menez che tira centrale, Semper si oppone e para.

Nella ripresa altro calcio di rigore assegnato alla Reggina, al 52': ripartenza dei granata con Jagiello a terra, Czyborra ferma Menez, poi Pierozzi crossando colpisce il braccio del tedesco. Dal dischetto stavolta va l'ex Hernani che spiazza Semper. 

Primi cambi per Blessin che toglie Jagiello e Gudmundsson e inserisce Portanova e Yalcin. Cerca lo spazio il Genoa ma gli attacchi vengono rimandati al mittente, al 68' contropiede Reggina con Canotto che taglia fuori Bani, Semper para sul primo palo. Poi al 73' è Gori che prova la conclusione a giro, facile per il croato.

Tanti errori nel finale con tanti cartellini gialli nei confronti del Genoa: recupero sostanzioso con un tiro di Yalcin che viene respinto. Finsice 2 a 1 per la Reggina che aggancia in classifica il Genoa.

Le formazioni:

Reggina (4-3-3): Ravaglia; Pierozzi, Camporese, Gagliolo, Giraudo (dal 74' Cionek); Fabbian, Majer (dal 70 Crisetig), Hernani; Canotto (dal 81' Liotti), Menez (dal 70' Cicirelli), Rivas (dal 70' Gori) All. Inzaghi

Genoa (4-2-3-1) Semper; Sabelli, Bani, Dragusin, Czyborra (dal 70' Hefti); Frendrup, Stroootman; Jagiello (dal 58' Portanova), Aramu (dal 82' Yeboah), Gudmundsson (dal 58' Yalcin); Coda All. Blessin

Arbitro: Maresca di Napoli

Ammoniti: Sabelli, Bani, Gudmundsson, Yalcin. Strootman, Frendrup (G); Rivas, Ravaglia (R)

In questa edizione del Tg Genoa, l’attesa per il match in trasferta dei rossoblù contro la Reggina. Gli ultimi dubbi di Blessin che  carica la squadra per la sfida contro la squadra di Inzaghi. Primocanale sarà in diretta dalle 20 per il pre partita e intorno alle 22.30 per il post gara.

In questa edizione del Tg Sampdoria, l'analisi di Francesco Flachi sulla sconfitta con la Fiorentina, la rubrica Il "Fischio di Cesari" che fa chiarezza sull'episodio controverso del portiere viola Terracciano, le parole di Tommaso Augello, le code dei tifosi ai tornelli e le iniziative della Federazione dei clubs blucerchiati per le affiliazioni

LA SPEZIA - Il tecnico Luca Gotti, intervistato nella consueta conferenza pre partita, si prepara ad affrontare il suo passato, domani, ore 18.30, nella sfida che vedrà il suo Spezia affrontare l'Udinese, squadra che il mister di Adria ha allenato dal 2019 al 2021.

Ecco le sue parole.

Sui pochi punti raccolti rispetto a quanto realmente si sarebbe meritato e sulle mancanze: "Veniamo da 3 sconfitte consecutive, tre partite giocate bene, dove molto semplicemente, oltre ad errori e mancanze, è stato il gol il nostro vero problema. Rivedendo le occasioni e come queste sono state fallite, non possiamo che rammaricarci"

Su Daniel Maldini e quanto ancora può crescere dopo essersi sbloccato alla prima da titolare: "Ragazzo giovane e di grande prospettiva che ha grandi margini di miglioramento, così come altri ragazzi della sua età che stanno giocando con grande continuità".

Sui maggiori pericoli che porta la sfida contro l'Udinese, gara dal sapore speciale per il tecnico: "Dal punto di vista emotivo sfida ancora più forte per me. L'Udinese ha alcuni giocatori di qualità inseriti dentro un impianto solido e collaudato. Squadra che ha fatto fino ad ora un grande percorso, pertanto sarà da affrontare con grande attenzione"

Su Bastoni: "Si sta avvicinando sempre più al gruppo, ha fatto due allenamenti con il resto della squadra, perciò confido che possa fare qualche minuto già nella partita di domani"

Su quanto contano le due partite con Udinese e Hellas Verona prima della sosta: "Due partite che contano di più di quanto realmente avremmo voluto, data l'esigenze di punti per migliorare la nostra classifica prima della sosta. Vogliamo fare risultato, sperando che ciò ci possa aiutare a lavorare meglio e con la mente più libera."