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GENOVA - Dell’abbondanza in attacco se ne è parlato già molto a pochi giorni dal match con la Juventus. Gilardino in avanti ha tante opzioni e dovrà scegliere chi starà a fianco di Retegui tra Gudmundsson (nel mirino di mercato dei bianconeri) e Vitinha, che si candida dopo il gran gol con il Monza.

Ma è sulle fasce che il tecnico rossoblù deve far quadrare i conti avendo Martin ko e Sabelli squalificato. Di sicuro a sinistra col Monza nella ripresa si è fatto notare Spence, che dovrebbe a sto punto partire titolare. A destra potrebbe invece giocare ancora una volta Messias a tutta fascia che ha accettato l’idea di Gila (peraltro anche col Milan qualche volta ha fatto l’esterno).

Ma non è tutto. C’è infatti il possibile recupero di Haps che giostrerebbe a sinistra, ma difficilmente ha i 90’ nelle gambe dopo lo stop subìto. Così spunta anche la carta Frendrup che essendo un jolly tuttofare potrebbe lavorare sulla fascia. Anche se in mezzo al campo offre notevoli garanzie. Infine da valutare Vasquez, non al meglio, ma c’è fiducia nel suo impiego contro la formazione di Allegri. Decisivi gli ultimi allenamenti.

Brutta notizia in casa Genoa perché gli esami strumentali a cui è stato sottoposto Aaron Martin hanno evidenziato una distorsione al collaterale e dunque, così come già contro il Monza, non sarà disponibile per la prossima gara in casa della Juventus. Da valutare i tempi del rientro.

Gilardino potrebbe optare per Djed Spence su quella corsia. Rientra invece dalla squalifica Vasquez.

Juventus - Genoa, gara valida per la 29/esima di Serie A, si giocherà domenica 17 marzo 2024, alle 12.30. Arbitrerà Antonio Giua di Olbia

LA SPEZIA - Sono circa 700 (ad un giorno dalla chiusura del botteghino) i tifosi dello Spezia che seguiranno le Aquile nella trasferta di Reggio al Mapei Stadium. Nel delicato match contro la Reggiana, la squadra di mister D'Angelo, a caccia di punti salvezza, potrà contare sui propri supporters.

Uno scenario, quello del Mapei Stadium, che evoca brutti ricordi, ma non ferma i tifosi della squadra in maglia bianca, vogliosi di cancellare ciò che è stato e scrivere una storia tutta nuova. Neanche un anno, infatti, è passato dalla dolorosa retrocessione in Serie B nello spareggio contro il Verona, maturata proprio nell'impianto occupato da Sassuolo e Reggiana. 

GENOVA - "Arriviamo da due vittorie, ora diamo continuità. Sarebbe bello arrivare alla sosta con un'altra vittoria. Non firmo per il pareggio, puntiamo al massimo. Gli obiettivi? Dipende solo da noi". Andrea Pirlo carica la Sampdoria alla vigilia della trasferta di domani (ore 16,15) a Bari. I blucerchiati sono tornati a inserirsi in zona play off grazie alla vittoria con l'Ascoli. Anche se non avranno Esposito, nuovamente fermo per infortunio. E poi uno sguardo al futuro: "Sono pronto a restare alla Sampdoria per tanti anni, allenare qui è un motivo d'orgoglio".

Se inizia un nuovo campionato per la Samp. "Dobbiamo iniziare a pensare che possiamo fare qualcosa in più. Il nostro obiettivo non cambia, come ho sempre detto. La partita più importante è sempre quella successiva, quindi quella di domani a Bari. L'importante è continuare a fare risultati per capire dove possiamo arrivare. L'obiettivo play off è lì, i play out sono un po' dietro. Basta una partita per andare giù, basta una partita per dare continuità. Arriviamo da due vittorie consecutive. Sarebbe bello completare questo ciclo con un altro successo, per poi recuperare giocatori nella sosta e pensare al proseguio" dice Pirlo.

Il brutto approccio con l'Ascoli lunedì sera. "Non dovevamo essere sorpresi nell'approccio. Sapevamo che tipo di partita ci avrebbe atteso. Non vedo perché abbiamo iniziato a giocare in questo modo. Forse la tensione, forse l'importanza della partita che poteva dare il là a stare in posizioni più alte. Siamo stati presi un po' dal timore di non sbagliare. Poi siamo riusciti a ribaltare il risultato".

Quanto incidono i cambi dalla panchina. "Avere la rosa con cambi a disposizione ti dà la possibilità di tenere alta l'intensità, di avere qualità. Quando qualcuno è stanco riesci a mettere qualcuno per dare qualità".

Come si spiega questo nuovo stop di Esposito? "Non ce lo spieghiamo. E' un ragazzo che ha delle cicatrici, è arrivato da infortuni. Mai niente di grave ma piccoli intoppi che non gli permettono di essere a disposizione. Ora c'è la sosta, niente di grave. Speriamo possa tornare dopo la sosta. Era venuto in panchina a Piacenza, non lo avevamo rischiato. La settimana dopo si era allenato bene. Ora questa piccola ricaduta. Peccato. Speriamo non sia niente di grave, una cicatrice vecchia" dice Pirlo.

Come sta Pedrola? "Pedrola si è allenato con noi in questi tre giorni. Sta bene. Ora sta bene. C'è la sosta per tornare in condizione. Se va tutto bene credo che possa tornare dopo la sosta".

I giovani non riescono a gestire ancora bene i loro problemi fisici? "I giocatori giovani non si conoscono ancora bene. Non sanno fino a che punto possono rischiare. Sentono un piccolo fastidio e possono andare oltre. Lui di testa sta bene. Anzi vorrebbe sempre essere a disposizione, come tutti. Ogni tanto gli succedono queste cose che lo costringono a fermarsi".

Chi rientra? "Murru, Verre e Benedetti sono a disposizone. Verre è stato fermo una settimana, poi ha risolto quell'affaticamento che ha avuto a Piacenza. Non c'erano lesioni, solo un affaticamento" dice Pirlo.

Difesa a tre o a quattro? "Con l'Ascoli abbiamo iniziato a tre, poi abbiamo finito a quattro. Possiamo cambiare modulo. Avendo cinque giocatori dietro un po' più di affidabilità, poi magari con Murru e Piccini si potrà pensare a qualcos'altro. In questo momento siamo più solidi giocando con cinque. Credo che domani giocheremo così".

Troppi gol subiti, cosa fare? "I gol li abbiamo sempre fatti ma li abbiamo sempre subiti. Un problema che ci portiamo dietro. Anche per questo abbiamo cercato di dare maggiore sicurezza alla fase difensiva. Capita di prendere gol. E' una cosa a cui dobbiamo pensare".

Ancora sul tema play off. Domani inizia un altro campionato? "Dipende dalla partita di domani per capire se siamo pronti a essere lì. Di testa lo siamo, coi giocatori a disposizione lo siamo. Dipende solo da noi. Non abbiamo scuse. Il cammino è nelle nostre mani. Se vinciamo ambiamo a qualcosa, se invece siamo altalenanti no" dice Pirlo.

Come si allena la testa? "Il fatto mentale ti viene solo dopo aver fatto tante partite. La convinzione di dover giocare con la pressione di dover vincere per forza. In questa partita con l'Ascoli abbiamo reagito bene, abbiamo cercato in tutti i modi di ribaltarla".

Sampdoria in mano alla nuova proprietà dopo gli accordi in settimana. E il futuro di Pirlo? "Io quando sono arrivato sapevo e mi auguravo che la Sampdoria ambisse a tornare quella che è sempre stata. Se l'hanno acquisita in quel modo è perché le ambizioni erano tali. Aspettavamo solo i tempi per questi. Adesso ci sono. Siamo molto più sereni. Vediamo il futuro in modo più roseo. Ma la società è sempre stata serena con noi. Non c'è mai stata alcuna paura. Sono contentissimo qui, sono pronto a restare per tanti anni. Allenare la Sampdoria è un motivo d'orgoglio" dice Pirlo.

La gara col Bari. "Partita importante per tutte e due le squadre. Conosciamo bene Iachini, che impronta dà alla squadra. Una squadra solida con tanti giocatori di qualità, hanno tante possibilità di scelta soprattutto in fase offensiva. Sappiamo bene cosa dobbiamo affrontare. Noi dobbiamo fare la partita. E' troppo importante chiudere prima della sosta con una vittoria".

La sosta. "La sosta arriva al momento giusto, avranno più giorni per poter migliorare. Se vinci è perfetto. non si firma mai per il pareggio. Ambizioni sempre al massimo. Si parte sempre per ottenere il massimo".

Depaoli o Stojanovic a destra? E Barreca sta bene. "Depaoli è tornato ad allenarsi, un po' di fastidio al pube. Ora sta molto meglio. Vediamo domani chi giocherà. Anche Barreca sta bene, è tornato bene. Ha acquisito sicurezza. Penso possa giocare lui".

Quanto pesa Kasami? "Kasami è un giocatore importante, di personalità. Un giocatore che in campo lo senti. Può fare ancora meglio. Anche per lui la sosta può essere un motivo per riportarlo al cento per cento".

GENOVA - Dal 25 marzo al 1° aprile torna il Trofeo Caravella, la storica e prestigiosa manifestazione sportiva organizzata dal 1987 dalla S.C. Molassana 1918. L’evento, giunto alla 36° edizione, figura tra i principali e più antichi tornei di calcio giovanile del territorio genovese e ligure. Nel rinnovato impianto sportivo di Ca’ de Rissi si sfideranno, come da tradizione nella settimana di Pasqua, oltre 2.200 giovani calciatori e calciatrici nati tra il 2007 e il 2018.

Il claim del Trofeo Caravella 2024, presentato nell’auditorium municipale di via Molassana, è “A vele spiegate”, a riassumere un’edizione che registra numeri record e presenta alcune importanti novità. È infatti un vero e proprio boom di iscritti quello che caratterizza la 36° edizione del Trofeo, con 145 squadre partecipanti, 25 in più rispetto all’anno precedente, per un totale di 38 società. Si tratta del dato più alto mai registrato nella storia del Trofeo Caravella.

Tra le novità spiccano il ritorno della categoria Under 15 femminile e il ritorno del Genoa. Le conferme tra i “pro” arrivano da Sampdoria, Virtus Entella e Sestri Levante. Alle società provenienti da tutta la Liguria si aggiungono squadre provenienti da Lombardia, Piemonte e Sardegna.

“Il Trofeo Caravella, una grande festa che si rinnova da quasi 40 anni, è la ciliegina sulla torta di un percorso sportivo che stiamo portando avanti con impegno e sacrificio – spiega Giuliano Michelotti, presidente del Molassana 1918. – La manifestazione, infatti, cresce di pari passo con la società, che dopo alcuni anni di assestamento sta finalmente tornando agli antichi fasti. Abbiamo rinnovato i campi e le strutture, ottenuto una lunga concessione comunale per l’utilizzo degli impianti, reintrodotto il settore giovanile femminile e ideato nuovi tornei di successo, come la Christmas Cup. Tutto questo non sarebbe possibile senza il prezioso lavoro dei nostri collaboratori e volontari, che tengo a ringraziare pubblicamente”.

“Tantissimi calciatori liguri e non solo hanno giocato in questa manifestazione e la portano nel cuore – ricorda Simona Ferro, assessore allo Sport di Regione Liguria. – I numeri in crescita del Trofeo Caravella, e in generale delle manifestazioni sportive organizzate sul territorio, sono la giusta ricompensa per le nostre società dopo i sacrifici e le privazioni legate al periodo pandemico. Sono orgogliosa che a Genova e in Liguria ci siano manifestazioni sportive così prestigiose e radicate, capaci di dare lustro all’intero movimento sportivo regionale”.

“Il Trofeo Caravella è un appuntamento immancabile del calendario sportivo genovese atteso ogni anno da tantissimi giovani calciatori – afferma Alessandra Bianchi, assessore allo Sport del Comune di Genova. – Un evento cresciuto edizione dopo edizione e che ha saputo varcare i confini regionali e nazionali. Complimenti al Molassana 1918 per l’impegno e la passione che ogni anno mettono in campo nell’organizzazione di questa manifestazione sportiva capace di regalare emozioni destinate a rimanere indelebili nei ricordi di tutti coloro che vi prendono parte”.

“Da uomo di mare ho apprezzato particolarmente ‘a vele spiegate’, il claim dell’edizione 2024 – dichiara Antonio Micillo, presidente del CONI Liguria. – I numeri del Trofeo Caravella, del resto, certificano che questa manifestazione sportiva conserva il fascino del passato ma allo stesso tempo può guardare con ottimismo e fiducia al futuro. Infatti gli oltre 2.200 giovani che prendono parte al Trofeo rappresentano proprio il futuro del movimento ed è bello sapere che, dopo anni difficili legati alla pandemia, possiamo tornare a vivere eventi con un numero così alto di partecipanti”.

“Proprio come nel 1987 sono felice di essere qui a presentare una manifestazione che ha grande valore storico, sociale e culturale – commenta Giulio Ivaldi, presidente del comitato ligure della FIGC. – L’attività sportiva del nostro territorio è rifiorita dopo le difficoltà della pandemia e le preoccupazioni legate alla riforma dello sport. Le nostre società sono ripartite con entusiasmo e i numeri sono dalla nostra parte: così come il Trofeo Caravella registra un’altissima partecipazione, allo stesso tempo sul territorio ligure aumentano i giovani calciatori tesserati. È un dato che ci conforta e dà fiducia”.

“La Val Bisagno, con le sue società e i suoi impianti, è un polo sportivo di fondamentale importanza per tutta la città di Genova. – ribadisce Maurizio Uremassi, presidente del Municipio Media Val Bisagno. – Il Trofeo Caravella, torneo a cui sono molto legato, contribuisce fattivamente a dare ulteriore visibilità e prestigio al nostro territorio. In passato, quando facevo l’arbitro, ho diretto molte gare del Trofeo. Oggi, per me, è un onore poterlo presentare in qualità di presidente del Municipio”.

Tra i presenti in Auditorium anche Nicholas Gandolfo, consigliere del Comune di Genova, Lucina Torretta ed Elisa Pezzoli, rispettivamente assessore allo Sport e consigliere del Municipio Val Bisagno, il presidente di AIAC Liguria Ugo Maggi e il delegato provinciale della FIGC Genova Claudio Bianchi.