Sanità

Il professor Bassetti e il dottor Cremonesi raccontano a Primocanale le loro esperienze sul campo
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Due ospedali differenti, due medici diversi che, ogni giorno sul "campo", si occupano di materie distinte ma accomunati dalla lotta contro le malattie. Il primo, Matteo Bassetti, è il direttore delle malattie infettive della Liguria; il secondo, Paolo Cremonesi, dirige il Pronto Soccorso del Galliera. Entrambi ai microfoni di Primocanale, l'uno con Tiziana Oberti e l'altro con Michele Varì, non hanno usato mezzi termini nel tentativo di convincere gli scettici a vaccinarsi contro il covid, per il bene loro e di chi sta loro intorno. La scienza che risponde alla fantascienza. La scienza - che non nega l'esistenza di reazioni avverse, quasi sempre banali, in qualche caso anche gravi - ai vaccini ma prova a spiegare che il rischio di contrarre l'infezione è di gran lunga superiore ai rischi che si corrono non vaccinandosi.

"L'altro giorno - ha detto Bassetti - ho sentito un sindaco sostenere che le mascherine all'aperto proteggono dal contagio. Si tratta di una cretinata. A proteggere dall'infezione sono i vaccini. Le mascherine all'aperto, tra l'altro, possono essere utili in determinati luoghi e contesti, dove si creano assembramenti. Ma il loro uso indiscriminato è assolutamente inutile". Insomma, bisogna convincere le persone a vaccinarsi: "Se non basterà il super green pass a farlo - ha aggiunto Bassetti - allora bisognerà valutare l'ipotesi dell'obbligo vaccinale".

L'infettivologo estende il concetto anche ai bambini, dopo che dall'Aifa (Agenzia italiana del farmaco) è arrivato l'ok ufficiale alla vaccinazione: "Per i bimbi piccoli è giusto che decidano le famiglie con i pediatri, ma fossi in loro non avrei dubbi a vaccinare i miei figli anche se fossero di età inferiore agli undici anni. In questo modo si contribuirebbe anche all'immunità di gregge".

Anche Paolo Cremonesi ha scelto la linea dura sul piano verbale: "In terapia intensiva arrivano quasi esclusivamente non vaccinati. Alcuni di loro si dichiarano "pentiti", quando non riescono a respirare e scoprono la gravità della malattia. Altri, invece, restano irriducibili e rifiutano persino le cure con gli anticorpi monoclonali".

Peraltro tra i due medici esiste una diversità di vedute sull'utilizzo della mascherina all'aperto: favorevole al 100% Cremonesi, contrario Bassetti (che ne limiterebbe l'obbligo a determinate zone e particolari circostanze di assembramento).

Parole che fanno riflettere, anche perché non si comprende come mai gli scettici ad oltranza si fanno ricoverare, se poi non si fidano della scienza praticata negli ospedali. Peraltro, a dire cretinate non sono soltanto i sindaci di turno, spesso capita anche ai giornalisti. L'altro giorno uno di questi ha dichiarato che la "vera scienza si fonda sulla verità", quando sin da piccoli ci insegnano che la scienza si fonda sul dubbio, sul mettere in discussione le presunte certezze per trovare la via più vicina alla verità.

E' innegabile che molte cretinate, per usare il termine bassettiano, siano state pronunciate anche da medici in contrasto tra loro stessi. Uno su tutti, l'ottimo professor Andrea Crisanti che, in un primo momento, disse che non si sarebbe vaccinato e poi corse a farsi inoculare il siero. Ma questo non può automaticamente significare che Crisanti - o Bassetti o Cremonesi - ne sappiano come chi scrive. O come chi urla nelle piazze negando l'esistenza del virus e delle sue conseguenze.