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Oggi ospite della rubrica 'Il medico risponde" il pediatra Alberto Ferrando.

La situazione sanitaria dei più piccoli non è del tutto allarmante ma abbastanza compromessa. Sono molte infatti le chiamate al medico da parte dei genitori e le varie visite a causa di virus di ogni genere a cui i bambini sono più soggetti, un po' per le loro tante interazioni e un po' per la difesa immunitaria che ancora deve svilupparsi. Il pediatra Alberto Ferrando consiglia di valutare sempre, e prima di tutto, il comportamento dei più piccoli perché il loro atteggiamento spesso parla più chiaramente di quanto ci si aspetta.

Ogni giorno sul sito primocanale.it rivedi le interviste a medici e esperti liguri.

GENOVA - Via libera della Giunta regionale alle procedure per l’attivazione del servizio di elisoccorso presso l’aeroporto di Luni - Sarzana, al servizio del Levante ligure. Lo scalo è stato individuato come il più adatto ad ospitare il soccorso aereo, dato che possiede già tutte le autorizzazioni previste da Enac per l’erogazione del servizio. Regione Liguria ha quindi dato mandato al Dipartimento Salute e Servizi Sociali, congiuntamente ad Alisa, di confrontarsi con le autorità militari dello scalo Luni - Sarzana per avviare le procedure per attivare l’elisoccorso nel Levante il prima possibile, valutando anche la possibilità di modificare l’attuale contratto in corso di esecuzione con Airgreen (che gestisce l’elicottero Grifo con base a Villanova d’Albenga) senza una procedura ex novo.

PIETRA LIGURE - Riprendono le attività di degenza presso le strutture del presidio ospedaliero Santa Corona di Pietra Ligure interessate dall’incendio del settembre scorso. Al quarto piano del Padiglione Chirurgico sono stati infatti portati a termine gli interventi di bonifica e le sanificazioni necessarie al riattivazione dell’attività sanitaria. A partire da oggi, giovedì 29 dicembre, è ripresa quindi l’attività di degenza con l’attivazione di 12 posti letto, oltre ai 22 posti letto che erano già attivi perché non interessati dall’esito dell’incendio.

Complessivamente, l’intero quarto piano è attualmente dotato di 34 posti letto così assegnati: otto posti in Neurologia e Centro Ictus, altri otto in Neurochirurgia, cinque in Chirurgia Vertebrale, sette per pazienti di area ortopedica-traumatologica, sei in Medicina Interna. Si sta inoltre procedendo alla bonifica e sanificazione, per il successivo ripristino, anche dei locali del secondo piano dello stesso padiglione, che tornerà a ospitare le neuroscienze e la medicina nucleare e che sarà reso disponibile nel corso di gennaio 2023. Risulta invece ancora sotto sequestro da parte dell’Autorità competente il terzo piano, maggiormente coinvolto dall’incendio.

"Il recupero di parte degli spazi di attività di degenza rappresenta un importante risultato del grande lavoro dei nostri professionisti, grazie ai quali raggiungeremo nel più breve tempo possibile la ripresa completa di tutte le attività che comunque hanno continuato ad operare in questi mesi" commenta il direttore generale di Asl2 Marco Damonte Prioli.

Nel rogo di inizio settembre era morto per intossicazione un anziano di 94 anni originario di Vercelli. Nella notte erano state tre le persone rimaste intossicate e oltre 70 quelle evacuate dal reparto della struttura ospedaliera. Un'altra donna era rimasta coinvolta nell'incendio era morta qualche giorno dopo ma in quel caso venne esclusa la correlazione. Subito dopo il rogo era stato fermato un uomo senza fissa dimora accusato di incendio doloso e trasferito in carcere a Marassi a Genova. Secondo le indagini sarebbe stato lui ad appiccare con un accendino l’incendio durante un ricovero per una frattura al femore che si era procurato durante una rissa in piazza del Popolo a Savona.

 

GENOVA - Via libera della Giunta regionale al 'Documento di progetto' relativo al Progetto Bandiera della Regione Liguria per il Pnrr, validato dal governo con la firma del protocollo d’intesa l’8 giugno scorso e finalizzato alla realizzazione sulla collina degli Erzelli di un ospedale che sarà il primo Centro nazionale di medicina computazionale e tecnologica, finanziato con risorse già individuate per 405 milioni di euro complessivi (280 milioni di euro da Inail, 65 milioni di euro attraverso il Pnrr e 60 milioni di fondi ex articolo 20).

Il Documento, elaborato dal Comitato tecnico scientifico istituito da Regione Liguria il 27 giugno scorso con una forte integrazione tra le componenti clinico organizzativa e scientifica e collegato con il mondo dell’industria ad alta tecnologia, costituisce il passo propedeutico agli accordi programmatici fondamentali per avviare la prima fase progettuale con lo studio di fattibilità tecnico economica: si tracciano infatti i fabbisogni e individuano le superfici e le volumetrie necessarie alla realizzazione del Progetto per complessivi 103mila metri quadrati.

"Questo documento rappresenta un ulteriore passo avanti per la realizzazione del nostro Progetto Bandiera – afferma il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – ed è l’elemento fondamentale per chiudere, nelle prossime settimane, gli accordi programmatici con i soggetti finanziatori, Inail in testa, e l’attuale proprietario delle aree, GHT, e procedere con l’avvio dello studio di fattibilità tecnico economica dell’intera opera. Con la delibera di oggi, il Documento di progetto predisposto dal Comitato tecnico scientifico viene formalizzato e condiviso così da poter avviare quanto prima le fasi successive della progettazione. Siamo convinti che il nostro progetto rappresenti una novità assoluta per il nostro Paese, che ha l’occasione di realizzare a Genova un ‘unicum’ in grado di far progredire l’assistenza sanitaria attraverso la medicina computazionale, perfettamente integrato con le aziende dell'hi-tech presenti agli Erzelli, con l'Istituto Italiano di Tecnologia e con la Scuola Politecnica dell'Università di Genova: è la sanità del futuro - conclude Toti - in grado di sviluppare cure più efficaci, personalizzare, preventive e predittive per rispondere in modo appropriato alla domanda di salute dei cittadini, aumentandone la qualità e l’aspettativa di vita".

In particolare, nel documento si ripercorrono le finalità del Progetto Bandiera, partendo dalle caratteristiche della popolazione ligure e dall’offerta attuale del sistema sanitario regionale per arrivare alla definizione dei 572 posti letto dell’ospedale degli Erzelli, di cui 430 per acuti e 128 di riabilitazione con impiego di ausili robotici. A questi si aggiunge la componente scientifica con il Centro di ricerca traslazionale, i centri servizi, il Centro per la validazione e produzione di terapie avanzate, oltre all’Officina di sperimentazione prototipi e sviluppo modelli computazionali e tecnologici. Alla luce dei potenziali contenuti della struttura, si perviene quindi ad una quantificazione di massima delle volumetrie e delle aree necessarie: almeno 83mila metri quadrati per la parte ospedaliera, circa 16mila metri quadrati per l’area di ricerca e circa 4mila metri quadrati per l’Officina di sperimentazione prototipi e sviluppo dei modelli computazionali e tecnologici, dedicata alle partnership tra i laboratori di ricerca e le unità R&S delle industrie dei settori biomedico e delle scienze della vita. Il fabbisogno complessivo che emerge dal documento è dunque di 103mila metri quadrati, a fronte di un sedime massimo a disposizione di 35mila metri quadri con una potenzialità di 116mila metri quadri edificabili, quindi perfettamente compatibile con il progetto.