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GENOVA -  Oltre 900 accessi ad ambulatori e flu point: il percorso adottato per queste festività dà i suoi frutti. I numeri degli accessi agli ambulatori e ai flu point confermano la loro efficacia, consentendo non solo di ridurre gli accessi ai pronto soccorso, ma anche di dare un supporto alle attività delle guardie mediche.

L’apertura di ambulatori ‘flu point’ in ciascuna Asl per la gestione dei casi a bassa complessità legati al virus influenzale, l’aumento dei posti letto con l’attivazione di aree degenziali ad hoc sia per i pazienti covid sia per quelli provenienti dal pronto soccorso, una rimodulazione dell’attività di elezione delle sale operatorie, garantendo sempre gli interventi urgenti e un accordo con la federazione medici di medicina generale per il sabato e i festivi: il tutto per contrastare l’iperafflusso di pazienti e ridurre gli accessi impropri nei pronto soccorso (LEGGI QUI).

Sanità: Flu Point ok, cala pressione sugli ospedali - LA NOTIZIA

Gli 8 ambulatori straordinari in Asl3 aperti nel weekend e nei festivi (nei giorni feriali i sei distrettuali sono attivi dalle 8 alle 12 mentre i due flu point presso gli ospedali Micone e e Gallino dalle 8 alle 20) coprono praticamente tutta la giornata e possono essere considerati un sostegno e un'alternativa alla guardia medica che, anche nella normalità, entrano in funzione proprio quando non sono operativi i medici di medicina generale.

Dei 900 accessi, oltre 200 sono stati effettuati in questo fine settimana di Capodanno. Nella sola Asl3, gli ambulatori per la bassa complessità aperti nei distretti con il supporto dei medici di medicina generale e i flu point degli ospedali Micone e Gallino, aperti con il supporto degli infettivologi del Policlinico San Martino, hanno registrato complessivamente dalla loro apertura 291 accessi. I soli 6 ambulatori per la bassa complessità solo oggi hanno registrato 39 accessi.

La Liguria cambia colore e da "rosso chiaro" diventa "arancione": sono i livelli del rapporto settimanale Influnet - il numero 51 e ultimo del 2023. Scuole chiuse e un minor numero di medici che hanno comunicato i dati sui virus potrebbero esserne le cause. 

Influnet è la rete italiana di sorveglianza sull'influenza gestita dall'Istituto Superiore della Sanità a cui collaborano tutti i centri regionali: il rapporto è uscito venerdì 30 dicembre e racconta un alleggerimento del numero di casi di virus rilevati in Liguria. A cui si accompagna anche un minor numero di casi di covid: nell'ultimo report - datato 31 dicembre - vengono segnalati 394 ospedalizzati, mentre solo due settimane fa oscillavano intorno ai 500.

L'incidenza ligure del virus influenzale e degli altri virus è del 12,56 per cento, ricade dunque nella finestra arancione, che prevede una forbice di casi tra i 9,38 e i 14,37 ogni 100. Le cose sembrano andare meglio anche in diverse regioni limitrofe che erano sempre in colore rosso o rosso chiaro. Al momento poi scendono a tre le regioni (e sono Valle d’Aosta, Marche, Abruzzo) in cui l’incidenza ha superato la soglia di massima intensità.

"Il dato è sicuramente in calo", commenta a Primocanale il professor Giancarlo Icardi, direttore del dipartimento di Igiene dell'università di Genova e responsabile del monitoraggio per la Liguria. In più, ricorda il professore, "Le scuole sono chiuse. Ma il dato è 'sporco', mancano una decina di medici quindi circa 12000 persone in meno". I dati infatti potrebbero essere poco esemplificativi della situazione italiana e ligure. In Liguria solo 23 medici "sentinella" hanno comunicato i dati di sorveglianza: rispetto alla scorsa settimana, comunque, calano i casi di influenza nella fascia tra gli 0 e i 4 anni di età, che resta pur sempre la fascia in cui i virus colpiscono maggiormente, seguita dalla fascia dai 4 ai 15. Meno casi invece nella popolazione adulta tra 15 e 64, mentre ancora negli over 65 i casi risultano pochi.

Quali virus stanno colpendo maggiormente? Non cambia molto rispetto alle settimane passate: è l'influenza (soprattutto quella di tipo A, nelle due famiglie dell'australiana e della suina) ad avere la meglio con un 37,6 per cento di casi tra quelli segnalati da Influnet in tutta Italia. Pochi invece i casi di influenza di tipo B: in Liguria si contano sulle dita di una mano e riguardano il ramo austriaco. "Ci sono casi sia di B che di AH3 che di AH1, le influenze girano tutte e tre", spiega ancora professor Icardi. 18,8 per cento dei casi riguardano invece altri virus respiratori, per la maggior parte si tratta di RSV (12,3%), ovvero il virus respiratorio sinciziale e Rhinovirus (3,4%). A seguire il Covid: 7,7 per cento dei campioni analizzati in Italia.

E proprio l'ultimo bollettino covid di regione Liguria, quello dell'ultimo giorno del 2022, segnala 535 nuovi positivi nella nostra regione, 394 persone ricoverate di cui 10 in terapia intensiva, 5 decessi.

Vertice costruttivo in Regione tra il Presidente Giovanni Toti, l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola e il sindaco di Albenga Riccardo Tomatis sul futuro assetto dell’ospedale S. Maria di Misericordia di Albenga.

Il governatore ha ricordato che su quel plesso ospedaliero è in fase di valutazione da parte di Asl 2 un progetto per traguardare un potenziamento dei servizi sanitari, ad esempio nelle aree della chirurgia generale e specialistica (ortopedica, oftalmica), diagnostica per immagini, attività ambulatoriali, dialisi, laboratori di analisi.

"Come sottolineato più volte - ha ribadito il presidente Toti – quell’ospedale è e rimarrà pubblico, ma vogliamo possa rispondere in modo più efficiente ed efficace alle esigenze di quel territorio. Certamente l’ospedale di Albenga ospiterà anche un Ospedale di Comunità e una Casa di Comunità, come previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”.

“L'Ospedale di Comunità – spiega l’assessore Gratarola - è una struttura della rete sanitaria territoriale che ha funzioni intermedie tra il domicilio e l'ospedale. Nell'Ospedale di Comunità si può essere ricoverati dal domicilio, quando le prestazioni sanitarie non sono più erogabili a casa, oppure anche in uscita dall'ospedale tradizionale, per una breve fase di decorso post acuto, prima del rientro al domicilio o in altra struttura”.

Rispetto al potenziamento del presidio, Toti ha aggiornato il sindaco Tomatis sulla richiesta già formulata da Regione Liguria al ministero della Salute di istituire, d’intesa con Asl2, un Punto di primo intervento (Ppi) con apertura dodici ore al giorno nel periodo da ottobre a maggio e 24 ore al giorno da giugno a settembre. Regione è in attesa di una risposta dal ministero.

Afferma il sindaco di Albenga Riccardo Tomatis: "Accolgo con favore che si sia intrapreso un dialogo con il presidente Toti e l'assessore regionale Gratarola su questo tema. Auspico che questo possa essere il primo passo verso un percorso condiviso durante il quale, sempre considerando che la competenza sulle scelte sanitarie rimane regionale, cercherò di portare al tavolo della discussione le esigenze dell'intero territorio".

Dopo le festività è previsto un nuovo incontro.

GENOVA- Un ecografo portatile di ultima generazione quale ausilio per migliorare la gestione del patrimonio venoso dei pazienti ospedalizzati: è questa la donazione ricevuta dall’Unità Operativa Medicina Interna, diretta dal dottor Paolo Moscatelli, da parte di un privato, già protagonista in passato di altre donazioni.Lo strumento, semplice da utilizzare e facilmente trasportabile, consentirà al personale infermieristico di individuare, con maggiore precisione e più agevolmente, in fase di prelievo o di infusione della terapia, gli accessi venosi dei pazienti, specialmente quelli più fragili, direttamente al letto dell’assistito.

La nuova apparecchiatura, del valore di circa 5.000 euro, consente infatti, grazie alla trasmissione delle immagini ecografiche ad un tablet, di verificare lo stato delle vene, permettendo non solo una valutazione dell’accesso venoso più idoneo, ma anche una migliore gestione del patrimonio venoso del paziente stesso.

 Sono oltre 3 milioni e 700 mila le dosi di vaccino somministrate in Liguria dall’inizio della pandemia del Covid19. Di queste 186.896 sono i secondi richiami (quarte dosi) e 6.999 le ulteriori dosi di richiamo (quinte dosi). L’appello delle istituzioni liguri, rilanciato anche dalla campagna promossa da Regione Liguria e Alisa “No vax no party, si vax sì parte”, è quello di vaccinarsi sia contro il covid sia contro l’influenza per mettersi in sicurezza, specie dalle forme più gravi delle malattie.

“Siamo nella fase di picco per quanto riguarda l’influenza e assistiamo ad una diminuzione della diffusione del Covid – dice Angelo Gratarola, assessore alla Sanità della Regione Liguria – ma non dobbiamo abbassare la guardia e tenerci pronte ad affrontare nuove ondate, in un contesto nel quale abbiamo imparato a convivere con il Covid. La vaccinazione resta la via più efficace per combattere il virus e, anche durante il periodo delle festività, sono attivi i centri vaccinali con accessi diretti o su prenotazione”.

“Il quadro epidemiologico – aggiunge Filippo Ansaldi, direttore generale di Alisa - mostra una diminuzione dell’incidenza e il numero di positivi ricoverati nel giro di poco più di due settimane da 600 a 400. Anche la media giornaliera dei nuovi positivi in ospedale è scesa drasticamente: siamo passati dai 67 della seconda settimana di dicembre, a meno di 35 oggi. Guardiamo con attenzione a quanto accade in Cina dove, contrariamente a quanto avvenuto in Europa, la popolazione è quasi interamente suscettibile, perché durante i recenti periodi di restrizioni il virus ha circolato poco e la copertura vaccinale è bassa. Questo favorisce la diffusione del virus in quel territorio e anche nelle forme più gravi. Il rischio che in futuro si formino nuove varianti esiste, ma sottolineiamo che, al momento, a fronte di un numero elevato di casi di Covid in Italia, comunque, i casi importati sono una piccolissima parte”.
Anche durante il periodo delle festività le vaccinazioni proseguono con le consuete modalità: prenotazione attraverso il portale prenotovaccino.regione.liguria.it e tutti gli strumenti del Cup Liguria.

Gli orari delle sedi vaccinali sono stati aggiornati per la prima settimana di gennaio con le seguenti modalità comunicate da ciascuna ASL:

ASL 1
Al Palasalute di Imperia si possono effettuare le vaccinazioni nei giorni 2 e 5 gennaio dalle 14 alle 19. Nel corso della prossima settimana saranno rimodulati gli orari disponibili a partire dal 9 gennaio anche nelle sedi di Sanremo e Bordighera.

ASL 2
Resta aperta il giorno 4 gennaio la struttura vaccinale del Palacrociere di Savona sia su prenotazione sia in modalità ad accesso diretto dalle 13.30 alle 17.30.

ASL 3
Il centro vaccinale di Sala Chiamata del Porto, al fine di favorire l’accesso alle vaccinazioni anticovid e antinfluenzale, estende al 2023 l’accesso diretto come attività straordinaria in occasione delle festività. Dal 2 gennaio, quindi, i cittadini potranno continuare a recarsi senza appuntamento per vaccinazioni anticovid e antinfluenzale, anche abbinate, nella sede di piazzale San Benigno 1, dal lunedì al venerdì dalle 8.15 alle 14.30 (adulti e i maggiori di 12 anni). Si ricorda che alle vaccinazioni pediatriche (sino a 11 anni compiuti) è riservato un accesso dedicato tutti i mercoledì. Nella festività nazionale del 6 gennaio il centro non sarà operativo.

Dal 2 gennaio il centro di Villa Bombrini sospenderà temporaneamente l’attività per consentire l’esecuzione di lavori di adeguamento finalizzati a una più efficiente gestione dei flussi operativi. Le attività svolte a Villa Bombrini - tamponi, diagnostica e vaccinazione antinfluenzale - saranno regolarmente erogate presso la sede di Sala Chiamata del Porto.

Orari Sala Chiamata del Porto per tutte le attività:
- da Lunedì a Venerdì dalle ore 8.15 alle ore 14.30 (sabatodomenica e festivi chiuso)

ASL 4
Il centro vaccinale di piazza Leonardi a Chiavari continua ad essere aperto i giorni Lunedì mercoledì e Venerdì dalle 9 alle 14. E’ prevista la modalità con accesso diretto dalle 11.

ASL 5
L’attività di vaccinazione su prenotazione nei tre distretti di Asl 5 seguirà nei primi 10 giorni di gennaio il seguente calendario: La Spezia, ex Fitram, lunedì, mercoledì e sabato dalle 8 alle 13.30; Sarzana, hub San Bartolomeo, lunedì, mercoledì e venerdì dalle 8 alle 13.30; Levanto il 4 gennaio, dalle 8 alle 13.