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Politica

In vista del 2023 - ha detto ancora Toti - insieme a tutti gli altri sarà, speriamo, una grande unione, una grande federazione di liste cittadine, regionali e nazionali che vogliano dare un contributo per dare stabilità e novità alla politica italiana
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GENOVA - "Italia al Centro è un nuovo passo per aggregare e costruire quel centro politico che è mancato negli ultimi 10 anni a questo Paese e senza il quale non credo che usciremo da quella crisi di sistema che avvolge ormai da troppo tempo il Paese" ha detto il leader di Cambiamo! e presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, a margine di una convention del movimento aperta oggi a Genova. Diverse decine di amministratori, politici, parlamentari e sostenitori partecipano ai lavori, in parte in presenza all'Acquario di Genova e in parte in streaming. 

E' stata anche l'occasione per presentare i simboli delle liste a sostegno delle candidature dei sindaci uscenti Marco Bucci e Pierluigi Peracchini alle prossime elezioni comunali di Genova e della Spezia. Un cerchio con sfondo arancione e disegnata la Liguria con la scritta 'Liguria al centro, Toti per Genova' e 'per Spezia' scritto in blu. 

"Abbiamo sempre guardato alla visione d'insieme e mai al particolare - ha detto Toti -, che fossero i depositi chimici a Genova o le piste ciclabili, perché non è con il particolare che si fa politica. Le liste che abbiamo fatto cominciano oggi un percorso per dare un contributo non solo elettorale, ma anche di idee". "La nostra moderazione - ha sottolineato - è la forza di idee equilibrate che difendiamo con grande tenacia. Noi siamo gli unici che quando fanno parte di un Governo lo appoggiano veramente fino in fondo. governare - sottolinea Toti - significa assumersi la responsabilità quotidiana giorno per giorno di prendere per mano un territorio e portarlo là dove il nostro disegno di futuro ci dice di portarlo, senza assecondare le pulsioni, assolutamente umane ma non condivisibili, di chi tende a parcellizzare la realtà".    

GENOVA - Il sindaco Bucci ha commentato in vista delle elezioni: "A sostegno della mia candidatura ci sarà una lista chiamata Genova Domani, che coinvolgerà le persone con l'intenzione di sostenermi e magari non si riconoscono nei partiti né nelle altre liste. Sono molto contento che la mia candidatura venga sostenuta da persone slegate dai partiti che ci hanno supportato prima - ha detto Bucci -, vuol dire che il messaggio che chi vuole bene a Genova e vuole costruire la città del futuro si tiri su le maniche e lavori con noi è un messaggio che ha raggiunto tutti i genovesi e certamente è vincente".

LA SPEZIA - Il sindaco Peracchini ha commentato: "Italia al Centro guarda al futuro, se guardiamo al futuro, il futuro ha bisogno di un progetto di valori, i progetti di valori non possono essere cambiati tutti i giorni, bisogna verificare di volta in volta. Adesso per quanto riguarda le amministrative alla Spezia abbiamo escluso nel modo più assoluto la possibilità di un'alleanza con Italia Viva, una classe dirigente che ha contribuito a distruggere la nostra città e la nostra Provincia, non può essere alleata in un progetto come il nostro".

 

IL PROGETTO NAZIONALE - "Italia al Centro è una suggestione - precisa Toti - e un bellissimo nome, è l'incontro di tante esperienze civiche e regionali che hanno fatto la loro strada come tanti ruscelli verso il fiume e che ora devono trovare il modo per riunirsi per dare una proposta politica a questo Paese". "Al momento sarà un insieme di liste che si presenteranno nei diversi capoluoghi di provincia e di regione - ha spiegato ancora Toti -, iniziando naturalmente dalla nostra Genova e della nostra Spezia che tornano al voto, per dare un contributo alle amministrazioni locali che meglio hanno funzionato nello schema dei partiti tradizionali. In vista del 2023 insieme a tutti gli altri sarà, speriamo, una grande unione, una grande federazione di liste cittadine, regionali e nazionali che vogliano dare un contributo per dare stabilità e novità alla politica italiana". 

Toti aggiunge ancora: "Quello di Italia al Centro è un progetto che può tranquillamente fallire, però siccome siamo a Genova ricordiamo che Cristoforo Colombo diceva che non si attraversa l'oceano senza paura di perdere di vista la sponda da cui si è partiti" Toti ha finito di parlare del progetto politico di 'Italia al Centro' alla convention di Genova. "C'è un momento in cui ti ritrovi e navighi cercando punti di riferimento fuori dalla terra ferma che ti dà la sicurezza sotto i piedi. - commenta - Chi cerca sicurezze facili ha sbagliato strada e ha sbagliato anche sala, chi cerca invece di dare un contributo alla vita politica italiana ha azzeccato la sala giusta e penso che abbia azzeccato anche il movimento politico giusto. Chi cerca facili certezze, non è questo il luogo delle facili certezze". "Cristoforo Colombo diceva che il mare dà a ogni uomo nuove speranze come la notte porta i sogni, noi se vogliamo avere una speranza dobbiamo essere capaci di rischiare un percorso un po' più sofisticato, impegnativo e difficile per cambiare il nostro Paese tutti insieme" Toti.

"'Oggi lanciamo Italia al Centro', la conclusione di un lungo percorso politico. È sempre difficile definire una forza politica di centro che dovrebbe essere un punto di equilibrio equidistante dai due grandi poli" afferma il senatore Paolo Romani a margine della convention. "Dopodiché siamo in un periodo dove dovremo decidere finalmente se siamo ancora in un sistema bipolare come eravamo abituati a essere nella Seconda Repubblica, oppure siamo definitivamente in un sistema tripolare, che ha generato questa serie di Governi multicolore compreso l'ultimo più arcobaleno di tutti nel quale non è ben definita la linea politica proposta agli elettori," commenta Romani.

"In questa sala ci sono fondamentalmente gli eredi del 1994, quelli che si opposero a una vittoria scontata della 'Gloriosa macchina da guerra' del Pds". Ha detto il senatore di Idea-Cambiamo Gaetano Quagliariello. "In più c'è qualcuno che dall'altra parte, stando sulla sponda sinistra, ha cercato di limitare l'egemonia di coloro i quali arrivavano dall'esperienza comunista - continua Quagliariello -. Siamo liberali in economia, atlantisti in politica estera, conservatori nei costumi". "La nostra parte politica negli anni Novanta è stata fortemente egemone - ricorda - addirittura pensava di non avere più rivali, qualcuno parlava di 'fine della storia' oggi sono arrivate le smentite".

 

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